Contagi in aumento in Europa, Ema accelera sulla pillola anti Covid: «Uso immediato sui casi gravi». L’Aifa non aspetterà
L’antivirale della casa farmaceutica Merck sta per entrare negli arsenali delle autorità sanitarie degli Stati membri Ue per contrastare il Coronavirus. In Italia, ad esempio, il Molnupiravir «riceverà a breve l’autorizzazione dell’Aifa», ha detto Giorgio Palù, presidente dell’agenzia regolatoria. Manca, tuttavia, l’autorizzazione definitiva da parte dell’Agenzia europa del farmaco, l’Ema. Nell’attesa, dall’ente regolatore con sede ad Amsterdam fanno sapere che presto saranno fornite «raccomandazioni a livello Ue per aiutare le autorità nazionali a decidere sul possibile uso precoce – della pillola – ad esempio in contesti di emergenza». Per l’Ema, si legge nella nota diffusa il pomeriggio dell’8 novembre, sono necessari «ulteriori orientamenti sui trattamenti per la Covid-19, alla luce dell’aumento dei tassi di infezione e dei decessi». L’Aifa e il minsitero della salute italiano, in virtù di queste verifiche addizionali, confermano di non essere intenzionati ad espettare l’Ema per l’utilizzo in via emergenziale del Molnupiravir. «Sarà usata la medesima procedura già seguita con gli anticorpi monoclonali», scrive l’Ansa.
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