IoApro diventa movimento politico, dall’assalto alla Cgil al congresso: «Si entra senza Green pass»
Il primo congresso nazionale di IoApro è appena cominciato. Al Gate hotel di Firenze si sono dati appuntamento tanti dei ristoratori che nelle settimane e nei mesi scorsi hanno protestato senza sosta contro le restrizioni e le chiusure imposte dal governo ai pubblici esercizi come misura di contenimento dei contagi da Coronavirus. La data di oggi rappresenta uno spartiacque per tutti loro: è il giorno che sancisce ufficialmente la trasformazione del movimento in forza politica. I partecipanti si stanno organizzando in queste ore per “Obiettivo 2023”: Il riferimento è chiaramente alle future elezioni politiche. Il congresso di oggi si è svolto a porte chiuse e ai partecipanti, stando a quanto annunciato nei giorni scorsi dallo stesso movimento su Facebook, non è stato richiesto il Green pass per entrare in sala.
Tra loro c’è ovviamente anche uno dei leader fondatori di IoApro: Biagio Passaro, brand manager del franchising Regina Margherita, scarcerato il 27 ottobre scorso dopo essere finito in manette insieme ad altre 11 persone per l’assalto alla sede della Cgil del 9 ottobre, nel corso delle manifestazioni no Green pass e No vax a Roma. Obiettivo del movimento politico sarà «cambiare il paese, renderlo più sano, più snello nella burocrazia e riportare a tutti gli Italiani martoriati il sorriso», ha scritto Passaro ieri sul suo profilo Facebook. In una diretta di quel 9 novembre, condivisa dal ristoratore sulla pagina di IoApro, lo si sente distintamente affermare: «Ragazzi, si sfonda la sede della Cgil. IoApro e tutti hanno invaso la Cgil».
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