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La beffa sulle Atp Finals di Torino, il Cts riduce all’ultimo la capienza (con i biglietti già venduti). Tornano a rischio stadi e cinema

13 Novembre 2021 - 08:00 Redazione
Il Comitato si è rimangiato la deroga che limita la capienza degli impianti sportivi al chiuso al 60%: al Pala Alpitour entreranno in 9mila e non 11mila com'era previsto

L’occasione era stata celebrata anche dall’ex sindaca Chiara Appendino, che con un post sui social aveva comunicato l’enorme quantità di biglietti che la città di Torino aveva venduto in occasione degli Atp Finals di tennis: circa 120 mila. Ora, però, parte di quei tagliandi dovranno essere rimborsati dopo che ieri sera, 12 novembre, il Cts ha cambiato le carte in tavola all’ultimo minuto, negando la deroga, già annunciata, alle norme che limitano la capienza degli impianti sportivi al chiuso al 60%. Una mossa per cercare di mettere un paletto alla diffusione di contagio da Coronavirus. Il Pala Alpitour, come spiega La Stampa, che ospiterà il torneo e che può contenere fino a 15 mila persone, potrà farne entrare 9 mila e non 11 mila, com’era previsto. Una doccia gelata che ha colto di sorpresa sia la Fit e l’Atp che avevano addirittura sperato nella capienza al 100%.

L’organizzazione dovrà annullare il 15% dei biglietti e restituire i soldi

Anche la sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali, ha dovuto aspettare per firmare il decreto per rendere efficace la deroga, e infatti alla fine il Cts ha ribaltato il parere. L’organizzazione dovrà annullare il 15% dei biglietti e restituire i soldi. Si può dire, in qualche modo, che la Federazione Tennis avesse fatto i conti senza l’oste. Fino a settembre la capienza massima era fissata al 35%, ma la Federazione si era spinta oltre, vendendo più biglietti, nella speranza di vedere aumentare i posti disponibili. E adesso che l’autunno è cominciato, con una situazione epidemiologica in peggioramento, situazioni di questo genere potrebbero ripetersi fino alla primavera. Non solo per i grandi eventi sportivi, ma anche per cinema e teatri, e cioè per tutti i grandi luoghi di aggregazione.

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