Inchiesta sull’aereo precipitato a Milano, gli aggiornamenti della scatola nera fermi allo scorso aprile
Tre giorni fa erano stati trovati ed estrapolati alcuni dati contenuti nella scatola nera dell’aereo privato Pilantus, precipitato lo scorso 3 ottobre nella periferia di Milano e schiantatosi su un edificio in cui erano in corso dei lavori. Dopo l’accertamento della Procura è emerso che i dati recuperati all’interno del registratore di volo erano aggiornati fino allo scorso aprile. Di conseguenza non risulta possibile attraverso la scatola nera risalire alle cause che hanno portato allo schianto del velivolo, costato la vita a 8 persone. La scatola nera situata all’interno dell’aereo non è obbligatoria, ma nel momento in cui risulta installata nel mezzo necessita di una costante manutenzione. Adesso l’inchiesta – coordinata dall’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo, il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, i pm Mauro Clerici e Paolo Filippini – può essere portata avanti solo attraverso l’analisi dei video che hanno ripreso la caduta e dei dialoghi tra il pilota e la sala radar di Linate. Tra le ipotesi prese al momento in considerazione ci sono una manovra sbagliata e il malore del pilota, anche se non sono da escludere problemi o avarie del Pilantus.
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