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Rai, Renzi a testa bassa contro Conte: «Non servono piani segreti per distruggere il M5s, basta lui»

17 Novembre 2021 - 19:09 Redazione
Fa rumore lo strappo di Conte con Viale Mazzini dopo l'accordo sulle nomine. Il leader di Italia Viva: «Un anno fa mandava le veline al Tg1, ora non va più in tv». Domani il Cda

Niente più esponenti del M5s sui canali Rai. Fa rumore la decisione di Giuseppe Conte, arrivata dopo le polemiche delle ultime ore sulle nomine dell’azienda di Viale Mazzini. Nomine che saranno ufficializzate nel corso del Consiglio di amministrazione di domani, 18 novembre, ma che di fatto sono già delineate: Monica Maggioni al Tg1, Gennaro Sangiuliano confermato al Tg2 e Simona Sala al Tg3. In particolare, al vertice del telegiornale della prima rete Maggioni prende il posto di Giuseppe Carboni, in quota grillina. «Ci hanno esautorati», ha attaccato Conte annunciando lo strappo con Viale Mazzini. Tra le prime reazioni alle parole del leader pentastellato è arrivata quella di Matteo Renzi. Tra i due ex premier ormai è guerra aperta e, dopo il botta e risposta di ieri sul confronto tv chiesto da Renzi e rifiutato da Conte, la Rai si trasforma ora nell’ultimo campo di battaglia. «La posizione grillina sulla Rai dimostra che non c’è bisogno di piani segreti per distruggere i Cinque Stelle – ha scritto Renzi su Facebook – basta lasciar fare a Giuseppe Conte. Fa tutto da solo. Un anno fa mandava veline e immagini al Tg1, oggi annuncia che non andranno più in tv. È stato bello, grazie di tutto. In momenti come questi, un pensiero ritorna alla mente: sì, ne valeva la pena».

Dal Pd, il senatore Andrea Marcucci ha invece commentato: «Resta una buona norma per la politica non commentare le nomine dei direttori dei Tg Rai. Vale anche per Giuseppe Conte. Monica Maggioni e Simona Sala sono delle grandi professioniste, questo dovrebbe garantire tutti». Della decisione di Conte ha parlato anche Bruno Vespa: «Senza entrare nel merito delle ragioni della scelta, mi dispiacerebbe perdere un elemento di sicuro arricchimento come i Cinque Stelle in trasmissione», ha detto il conduttore di Porta a porta.

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