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Crisanti: «La caccia ai No vax? Le leggi che colpiscono le libertà non hanno senso»

19 Novembre 2021 - 06:53 Redazione
crisanti protezione vaccini obbligo vaccinale
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Il professore di microbiologia: «Non ho nessuna simpatia per i No vax, ma non sono la fonte di tutti i mali. Non vorrei che questa caccia alle streghe fosse una foglia di fico per coprire gli errori»

La caccia ai No vax serve a coprire gli errori del governo. Parola di Andrea Crisanti, professore di microbiologia a Padova, in un’intervista rilasciata oggi a il Fatto Quotidiano. «La Gran Bretagna ha il 73% di vaccinati, l’Irlanda l’84% con punte del 93% sopra i 18 anni, ma i contagi esplodono. La battaglia non si deve fare sui non vaccinati. Ci sarà sempre chi non vuole vaccinarsi per ragioni ideologiche o per fobia, non ha senso accanirsi creando una spaccatura del Paese e facendo leggi che intaccano le libertà democratiche», sostiene il prof.

Il governo e i non vaccinati

Crisanti ritiene che le priorità siano altre: «Il 5 o il 10 per cento in più o in meno di vaccinati in questo momento non fa la differenza. Abbiamo 45 milioni di persone vaccinate, potenzialmente disposte a fare la terza dose, su queste dobbiamo fare leva. Questa è la battaglia». Per il prof «bisognava fare studi prospettici per capire come ci si reinfetta dopo la vaccinazione e quanti anticorpi venivano prodotti». Mentre sull’immunizzazione dei bambini «sono convinto che non succederà nulla di grave, ma il trial non ha la potenza statistica per ricapitolare possibili effetti collaterali. Hanno vaccinato tremila bambini, se la frequenza delle complicazioni è uno su 10 mila il trial non lo dice. La cosa buona è che Israele ha cominciato e quindi tra poco avranno vaccinato tre-quattrocentomila bambini. Useremo i dati di Israele».

Le restrizioni in arrivo

Crisanti aggiunge che dovremo convivere comunque con altre restrizioni in arrivo: «Secondo me qui un equilibrio si può raggiungere attorno ai 20-25 mila casi se si mantengono le mascherine, se si induce la popolazione a fare la terza dose prima possibile, se si mantiene qualche forma di distanziamento. Anche nelle manifestazioni dei No vax. Non ho nessuna simpatia per i No vax, ma non sono la fonte di tutti i mali. Non vorrei che questa caccia alle streghe fosse una foglia di fico per coprire l’errore di non dire subito che sarebbe servita la terza dose». Infine due parole sulle modifiche al Green pass chieste dalle Regioni e in arrivo: «Per me bisognerebbe passare dai tamponi antigenici a quelli molecolari».

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