Emergenza Covid in Friuli-Venezia Giulia, il sindaco di Gorizia al Viminale: «Controlli per chi arriva in Italia»
Se ne parlava già durante i giorni in cui Trieste è diventato il centro delle proteste No Green pass. Secondo alcune ricostruzioni, l’impennata di contagi tra fine settembre e inizio ottobre in questo territorio non era dovuta solo al numero delle manifestazioni ma anche ai continui passaggi con i Paesi vicini, dove la campagna vaccinale non è ancora così avanzata come in Italia. Rodolfo Ziberna, sindaco di Gorizia, ora ha chiesto di stabilire almeno due controlli per chi arriva in Italia dall’estero: misurazione della temperatura e verifica del Green pass. Nella sua lettera rivolta al ministero dell’Interno scrive: «Sono convinto che la misurazione della temperatura corporea e la verifica del Green pass a chi si reca in Italia dall’estero rappresentano delle misure basilari di buon senso a tutela di tutta la cittadinanza. Mi rivolgo pertanto a voi per verificare la possibilità che il Governo si attivi in questa direzione».
La preoccupazione è soprattutto per la vicina Slovenia: secondo il portale Our World in Data qui la percentuale di persone che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino è del 58,6 per cento mentre in Italia è arrivata al 77,7 per cento. Ziberna, eletto nel 2017 tra le liste di Forza Italia, ha chiesto nella sua lettera che l’accesso ai locali pubblici venga concesso solo a chi ha il vaccino: «Mi permetto inoltre di suggerire di demandare alle Regioni, qualora ve ne fosse necessità, la facoltà di consentire l’accesso ai luoghi chiusi esclusivamente alla popolazione vaccinata e non semplicemente ai detentori di Green pass». In base ai dati del ministero della Salute, al momento la provincia di Gorizia è una di quelle che hanno il maggior numero di contagi in proporzione alla popolazione: 418 casi ogni 100 mila abitanti. Solo ieri, anche il governatore del Friuli- Venezia Giulia Massimiliano Fedriga aveva parlato di controlli ai confini: «È un’opera di tutela, senza volerci chiudere ma per proteggere i nostri cittadini. La zona arancione sarebbe drammatica per l’economia».
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