Effetto Austria, nel Lazio si pentono 2.000 No vax al giorno: «Ora si convincono anche i duri e puri»
Nel Lazio ci sono duemila prime dosi in più al giorno. La vaccinazione contro Covid-19 ha ripreso un’improvvisa fiammata da quando i paesi d’Europa hanno cominciato a stringere le maglie sul lockdown per i non immunizzati. E l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato lo chiama “effetto Austria”: «Da quando Vienna ha deciso di rendere obbligatorio il vaccino notiamo un aumento delle prime dosi anche qui da noi». Da quel giorno i No Vax pentiti finiscono in fila per l’iniezione anti-Covid: dall’inizio della inizio settimana se ne contano in media 2.000 al giorno. E ieri, per la prima volta, ci sono state più prime dosi che seconde. «È un dato molto positivo, in aumento. Vuol dire che si stanno convincendo a vaccinarsi anche molti dei duri e puri, i più ostinati», dice l’assessore all’edizione romana di Repubblica. Secondo il quotidiano a spingere gli scettici ci sono però anche i dati sulle ospedalizzazioni: il 75% dei ricoverati nei reparti di Malattie infettive e in terapia intensiva è No Vax o non ha ancora completato il ciclo vaccinale. Mentre ieri l’Iss ha detto che il tasso di decesso tra i non vaccinati è nove volte più alto.
Leggi anche:
- Il servizio del TGR Trentino Alto Adige usato (e tagliato) per sostenere uno studio No Vax
- Super Green pass da dicembre: divieti solo per i No vax, la stretta possibile sui trasporti pubblici
- Covid, il sabato No vax dell’Europa. Da Vienna ai Balcani, le proteste contro obblighi e lockdown – Foto e video
- No Green pass e No vax di nuovo in piazza a Roma, altro che milione: sono 3 mila (per ora) e senza mascherina – Il video
- No vax trovato senza vita nel triestino: era positivo al Coronavirus e si stava curando a casa