Sesso per curare le pazienti, il ginecologo di Bari Miniello: «Mi cancello dall’Albo. Ma i rapporti erano tutti volontari»
Sulla «tecnica» usata per le sue pazienti, il ginecologo Giovanni Miniello non ha ancora oggi alcun dubbio. Sul caso del medico di Bari la procura ha aperto un’indagine conoscitiva dopo la diffusione di un servizio delle Iene in cui prescriveva sesso tra lui e le pazienti per curare il papilloma virus. Miniello si dice vittima di un processo mediatico e ha deciso di dimettersi dall’ordine dei Medici della provincia di Bari, cancellandosi anche dall’Albo professionale: «Ho dato così esecuzione alla sentenza mediatica emessa nei miei confronti da alcuni attori – dice il medico attraverso il suo avvocato, Roberto Eustrachio Sisto – senza possibilità né di difesa, né di appello. L’ho fatto per restituire un po’ di tranquillità alla mia famiglia, alle mie figlie e, da ultimo, anche a me stesso». Nelle immagini dalle Iene con telecamera nascosta, Miniello chiedeva esplicitamente rapporti sessuali con le sue assistite come soluzione terapeutica, a suo dire anche efficace in 40 anni di carriera: «Ho solo proposto una alternativa al trattamento che ha dato dei risultati e che comunque è sempre stata assistita da assoluta libertà di scelta».
Il caso è scoppiato dalla denuncia di una paziente di Miniello, la prima a far emergere una pratica che sarebbe stata usata anche in altre circostanze. Dopo quel servizio delle Iene, altre donne avrebbero contattato il centro antiviolenza del Comune di Bari per raccontare esperienze simili. Per Miniello, quel servizio invece ha fatto partire: «una caccia all’uomo. Quello stesso uomo che da giorni è costretto a proteggersi a causa delle telecamere in agguato per strada, pronte a distruggere, senza alcuna remora, vite, famiglie, immagine». Con l’annuncio della cancellazione dall’Albo professionale, Miniello ora spera di allontanare le attenzioni su di sé: «Esco, in silenzio, di scena – scrive ancora – Nella speranza che il sipario di questa terribile gogna mediatica si chiuda».