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Covid, il fisico Sestili: «A fine dicembre 30 mila contagi giornalieri e 800 vittime alla settimana»

23 Novembre 2021 - 16:00 Redazione
delibera sicilia malati covid ospedali
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Secondo l'esperto, «gli interventi che il governo sta valutando potrebbero abbassare queste stime»

Nel periodo di Natale in Italia si rischiano tra i 20 e i 30 mila contagi da Coronavirus al giorno e 800 decessi a settimana. La previsione è del fisico Giorgio Sestili. «L’epidemia, come indica il valore dell’indice Rt ancora sopra 1, è in fase di crescita», ha detto Sestili all’Adnkronos. «Ma proprio l’indice di trasmissibilità ha toccato il valore più alto (1.3) il 22-23 ottobre e poi ha iniziato lentamente a scendere». Nonostante lo scenario per nulla incoraggiante, non tutto è perduto, per Sestili. «Non stiamo osservando un’ondata con un andamento esponenziale dei contagi, come in passato, e con tempi mostruosi di raddoppio dei casi». E ha aggiunto: «Questa crescita pur non allarmante (30% di casi in più nell’ultima settimana, 16% in più le terapie intensive, e l’8% in più di decessi) se ci proiettiamo al Natale, e se l’andamento sarà confermato, ci potrebbe far registrare 20-30 mila casi e un raddoppio dei decessi, passando dagli attuali 400 a settimana a 800».

Sestili dice che questa proiezione «ha margine di errore». Un importante paletto al dilagare della diffusione dei contagi saranno «gli interventi che il Governo sta valutando», che in questo senso «potrebbero abbassare i contagi, ad esempio intervenendo anche sui rischi dovuti agli assembramenti per le feste», ipotizza Sestili. Alla domanda se e come l’Italia possa “resistere” all’impatto della quarta ondata, il fisico sottolinea l’importanza dei vaccini: «Con la variante Delta non puoi permetterti di vaccinare sotto il 90% dei cittadini, quello che sta accadendo in Francia e in Germania è proprio questo: hanno immunizzato un 10% in meno dell’Italia che è arrivata intorno all’85% della popolazione. Ma con questa variante si deve superare il 90% delle immunizzazioni. Quindi – conclude – noi stiamo un po’ meglio ma non è detto che basti. L’Oms e la Commissione europea hanno entrambi concordato che siamo davanti ad un’epidemia di non vaccinati».

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