Brusaferro (Iss): «I vaccini per i bambini sono sicuri, i genitori possono fidarsi»
Manca poco perché l’Agenzia europea per i medicinali ai vaccini contro il Covid dia il via libera per la somministrazione ai bambini. E Silvio Brusaferro è sicuro di una cosa: «Più vacciniamo, più creiamo un ambiente ostile per il virus. Il vaccino per i bambini renderà ancora più difficile la circolazione dell’infezione. Allo stesso tempo offrirà una protezione individuale per i singoli bambini». I genitori, in questo senso, non hanno di che preoccuparsi: i farmaci «superano test e valutazioni molto rigorose. Non sono prodotti sperimentali, sono vaccini sicuri ed efficaci. Se non bastasse la letteratura scientifica a convincerci, guardiamoci intorno. La correlazione fra contagi e tassi di vaccinazione nei vari paesi è nitidissima, anche attorno ai nostri confini», ha detto in un’intervista a la Repubblica.
L’immunizzazione e la protezione
Il presidente dell’Istituto superiore di sanità e portavoce del Comitato tecnico scientifico ha poi sottolineato che «i vaccini si stanno dimostrando estremamente efficaci nel prevenire la malattia grave. La protezione nei confronti di ricovero e decesso resta superiore al 90%. Sei mesi dopo la seconda dose l’efficacia diminuisce invece nei confronti del contagio. Se i vaccinati possono infettarsi, è anche possibile che trasmettano il virus. Quindi è importante mantenere le mascherine anche se immunizzati. La nostra difesa contro il virus oggi si regge su due gambe: vaccinazione e comportamento prudente, fatto di mascherine, distanza e lavaggio delle mani».
Libertà e Green pass
Quanto a chi invoca libertà ed è contrario all’obbligo di Certificazione Verde, Brusaferro non ha dubbi: «Contagiarsi non è una libertà, è qualcosa che va evitato il più possibile. Chi decide di rischiare di contagiarsi non vaccinandosi e non adottando comportamenti prudenti mette in pericolo sé stesso, e vediamo che il Covid può avere strascichi importanti per la salute anche nel lungo periodo. Mette in pericolo i più fragili che potrebbe infettare, e che pagano il dazio più alto a questa pandemia in termini di sofferenza. Mette poi a rischio il sistema sanitario, che potrebbe non essere in grado di assistere in tempo persone con altre malattie».
Natale
C’è infine la questione del Natale. In Italia la situazione epidemiologica non è incoraggiante: i contagi hanno superato i 100 casi settimanali ogni 100 mila abitanti e il governo sta ridiscutendo i termini del Green Pass. «Non ho la palla di vetro – dice il presidente -. La pandemia non è un film già scritto, ma una partita che stiamo giocando momento per momento. E il cui risultato dipende anche da noi».
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