Ucraina, truppe russe al confine riprese dal satellite. Mosca: «Nessun piano di attacco»
Giorni fa il satellite del Center for Strategic and International Studies aveva immortalato la presenza di truppe russe vicino al confine ucraino. Un silenzioso e costante aumento di equipaggiamento militare fuori dalla città russa di Yelnya, a circa 300 chilometri dalla frontiera. Foto preoccupanti su cui poche ore fa la Russia ha fornito le sue prime dichiarazioni: nessuna intenzione di attaccare l’Ucraina, nessun piano aggressivo in preparazione. A farlo sapere è stato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Rassicurazioni che però non sembrano tranquillizzare Kiev né tantomeno il presidente Usa Joe Biden. Gli Stati Uniti stanno valutando l’invio di consiglieri militari e nuove apparecchiature, comprese armi, all’Ucraina. Rafforzano l’idea di un appoggio al Paese di Zelenskyj e la storica opposizione al regime russo. Il pericolo da scongiurare è quello di un’invasione da parte delle forze di Putin ed è per questo che la Casa Bianca pensa a una difesa missilistica da garantire a Zelenskyj assieme all’invio di elicotteri Mi-17, che sarebbero dovuti essere destinati all’Afghanistan.
Le accuse del Cremlino
Nel frattempo anche Kiev si preoccupa. L’Ucraina e i paesi della Nato continuano ad esprimere un crescente allarme per i movimenti sospetti delle truppe russe vicino ai confini, con l’accusa da parte della Russia di «alimentare la tensione». Dal ministero della difesa ucraino fanno sapere che le forze controllate dalla Russia nell’Ucraina orientale «stanno aumentando la loro prontezza al combattimento e hanno svolto esercitazioni su larga scala». Segnali pericolosi che ora mettono in allerta. Funzionari statunitensi hanno detto a Reuters che non è chiaro se il presidente russo Vladimir Putin abbia deciso quale azione intraprendere. Nessuno di loro ha affermato di aspettarsi un attacco imminente ma che piuttosto ci sia l’intenzione di provocare una crisi edilizia. «Washington», hanno continuato i funzionari, «spera di evitare il conflitto costruendo un consenso internazionale sulla minaccia e aumentando la possibilità di potenziali sanzioni se Mosca decidesse di agire». Ma il botta e risposta continua: il Cremlino nelle ultime ore ha lanciato accuse ai media statunitensi di totale disinformazione sugli eventuali attacchi militari delle truppe russe. Dall’altra parte, il capo dell’intelligence militare dell’Ucraina al Military Times ribadisce: «Ci sono più di 92.000 soldati ammassati attorno ai confini dell’Ucraina, si stanno preparando per un attacco entro la fine di gennaio o l’inizio di febbraio».