Decreto Super Green pass, Draghi chiede prudenza per Natale. Speranza: «Terza dose per tutti dal 1° dicembre» – Il video
Finito il Consiglio dei ministri, Mario Draghi ha presentato durante una conferenza stampa il nuovo decreto su quello che è già stato ribattezzato Super Green pass, il certificato potenziato che dovrà arginare l’aumento dei contagi da Coronavirus registrato nelle ultime settimane. «La situazione è sotto controllo, siamo nella situazione migliore in Europa grazie alla campagna vaccinale che è stata un successo notevole. Ora vogliamo prevenire per preservare, per conservare, vogliamo essere molto prudenti per evitare i rischi». Il nuovo decreto prevede una riduzione della durata del Green pass da 12 a 9 mesi, l’obbligo di avere questa certificazione per tutti i mezzi pubblici (prima erano esclusi quelli locali) e la nascita di una sorta un certificato solo per vaccinati e persone guarite al virus, il Super Green pass appunto. L’attenzione è concentrata soprattutto sulle feste di Natale: «Se questa inziativa – dice Draghi – ha successo, se l’economia va avanti, vogliamo conservarci un Natale diverso dallì’ultimo, come quelli del passato? Se tutto ciò avrà successo sarà il migliore modo di conciliare persone con convinzioni diverse».
Il premier ha ringraziato chi ha aderito alla campagna vaccinale e ha ribadito che si tratta di interventi per evitare nuove chiusure forzate: «Vorrei ringraziatre tutti gli italiani che hanno aderito alla campagna vaccinale con grande partecipazione. I nostri ricordi vanno ai morti, alla caduta dell’8 per cento dell’economia, vanno alle attività chiuse, ai ragazzi in dad e non sono stati bene, alcuni di loro stanno ancora soffrendo, e soprattutto i ricordi della povertà». Draghi ha spiegato anche che i rischi per la quarta ondata arrivano anche dai Paesi che confinano con l’Italia, dove la situazione non solo è «molto grave» ma è anche «in lieve e costante peggioramento».
Ulteriori dettagli sulla campagna vaccinale sono stati forniti dal ministro per la Salute Roberto Speranza: «Da oggi è possibile avere il richiamo a 5 mesi e ci apprestiamo a una ulteriore modifica: dal primo dicembre allargheremo la platea anagrafica della dose di richiamo. Dal 1° dicembre sarà possibile la dose richiamo sopra i 18 anni». Speranza ha spiegato anche quando dovrebbe entrare in vigore il nuovo Green pass: «In questa fase di avanzamento dell’epidemia riteniamo che in una fase temporale dal 6 dicembre al 15 gennaio introdurremo una fattispecie rafforzata di Green pass in cui per poter accedere al certificato verde restano vigenti solo due tipologie: il certificato verde si può ottenere solo in presenza di una vaccinazione o di una guarigione».
Le vaccinazioni per i bambini
Sempre durante la conferenza stampa, Draghi ha risposto anche alle domande sulle vaccinazioni per i più piccoli: «È un tema all’attenzione, stiamo aspettando pronuncia dell’Ema, ma abbiamo deciso di iniziare campagna di comuncazioneperchè ci possono essere resistenze sulla vacinazione per i bambini». Speranza ha spiegato che il giudizio dell’Ema su questo tema potrebbe arrivare già domani: «Già nella giornata di domani o entro questa settimana. Poi Aifa si pronuncerà con un parere allineato a Ema e poi aspettiamo la consegna di Pfizer delle dosi pediatriche, e ciò nella terza decade di dicembre. Nel frattempo faremo una campagna di comunicazione e credo che l’indicazione che daremo sarà di ascolare i pediatri e i medici».
Leggi anche:
- Super Green pass, le novità del decreto: cosa cambia da dicembre per viaggi, tamponi e vaccini – Il testo
- Via libera al decreto Super Green pass: limiti ai No vax in zona bianca per le feste. Verso obbligo sui regionali
- Il nuovo decreto sul Super Green pass: le regole in Cdm e il nodo dei divieti in zona gialla o bianca
- Il governo accelera sul Super Green pass: domani cabina di regia e Cdm sulle nuove misure
- Super Green pass, le Regioni: «Meno restrizioni per i vaccinati in zona rossa e arancione». Il governo: «Terza dose dopo 5 mesi»
- Il decreto sul Super Green pass in arrivo: i divieti per i No vax e il problema dei tamponi per il lavoro