L’appello in chat del 28enne indagato per i mille Green pass falsi: «Ho 1 euro sul conto: aiutatemi a pagare gli avvocati»
Un conto corrente, ironia della sorte, al verde. L’attivista No Green pass, promotore dei cortei milanesi e che risulta indagato per istigazione a delinquere aggravata da mezzo telematico, ha pubblicato la foto del suo estratto conto – in cui giacciono appena 1,64 euro – e relativo iban per chiedere una mano con le spese legali. Gabriele “Zeno” Molgora, che tra le altre cose avrebbe usato Telegram per inviare mille Green pass appartenenti ad altri soggetti, è stato perquisito il 23 novembre su delega di Alberto Nobili, il responsabile dell’antiterrorismo milanese. «Sono sempre stato incensurato e ad oggi sono nella m**da – ha scritto il 28enne sul suo canale Telegram per il lancio della raccolta fondi -. Ho sempre cercato di non fare trasparire i miei problemi personali ma se una persona è ottimista e va in televisione un paio di volte non vuol dire che la sua vita sia rose e fiori». I soldi ricevuti serviranno per «pagare gli avvocati», ha specificato Molgora.
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