Germania, il contratto del primo governo dopo la Merkel: voto ai 16enni, cannabis legale e impegno per il clima
Accordo fatto a Berlino, dove alle 15 la coalizione «semaforo» ha presentato il contratto di governo. C’è voluto parecchio tempo, ma alla fine socialdemocratici (Spd), Verdi e liberali (Fdp) hanno raggiunto l’intesa, che conferma gran parte dei pronostici, dalle nomine – Olaf Scholz alla cancelleria – all’agenda politica, fortemente incentrata sulla transizione ecologica. I tre partiti hanno negoziato fino a tarda notte e questa mattina si sono incontrati per un ultimo round. Ora manca solo l’approvazione da parte dei congressi Spd e Fdp, mentre i Verdi hanno diramato un sondaggio tra gli iscritti. In caso di via libera si andrà verso il primo governo di questo tipo a livello federale, segnando la fine dell’era Merkel e gli anni della coalizione Cdu-Spd.
La formazione di governo
La formazione di governo riserva poche sorprese: il ministero delle Finanze va al liberale Christian Lindner, che si è detto soddisfatto di questo «governo di centro che porterà avanti il Paese»; al leader dei Verdi, Robert Habeck, spetta un super ministero che unirà Economia e clima e alla co-presidente dei Verdi, Annalena Baerbock, va il ministero degli Esteri; Hubertus Heil (Spd), unico ministro uscente finora riconfermato, resterà al Lavoro; il segretario generale dell’Fdp, Volker Wissing, andrà ai Trasporti, e il liberale Marco Buschmann alla Giustizia. Secondo quanto riportato dalla testata tedesca Bild, i socialdemocratici avrebbero ottenuto i ministeri della Salute, dell’Interno, della Difesa e della Cooperazione economica, più un nuovo dicastero indicato come Edilizia e Abitazione. Ai Verdi andrebbero Famiglia, Agricoltura, Ambiente. Ai liberali, Giustizia, Trasporti, Istruzione e Ricerca.
L’agenda politica
«Ci vuole un’Europa più sovrana – ha affermato Scholz, durante la presentazione del contratto di coalizione – Promuovere, spingere e portare avanti la sovranità europea sarà il nostro compito». Per quanto riguarda l’agenda nazionale, un miliardo di euro sarà sbloccato per i parasanitari, provati dalla crisi pandemica, ha annunciato il cancelliere in pectore, aggiungendo che si aspetta «un decennio di investimenti per la Germania». I partiti hanno, poi, concordato di non introdurre nuove tasse sui beni e di non aumentare l’imposta sul reddito, sulle società e l’Iva; il salario minimo dovrà essere aumentato a 12 euro l’ora, sarà concesso il voto ai 16enni e il consumo controllato di cannabis per gli adulti. Impegni anche sul clima, soprattutto sul potenziamento delle energie rinnovabili. Si cercherà di «applicare misure concrete che si possono raggiungere, anziché individuare obiettivi troppo ambiziosi, come invece è stato fatto in passato, per poi in realtà lasciarli sulla carta», ha detto Habeck.
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