No Green pass, gli appelli nelle chat su Telegram: «Non andiamo più a lavorare, citofoniamo a Draghi»
I No Green pass non ci stanno. Dopo la stretta del governo Draghi sulla Certificazione Verde Covid-19 i “ribelli” cercano di organizzare una risposta nelle chat su Telegram. E mentre si attende per domani il ritorno in piazza a Roma, Milano e in altre città, c’è chi propone di reagire con il boicottaggio del Natale e non andando a lavorare: «Ricicla o baratta i regali; acquista solo lo stretto necessario; niente supermercati né internet, solo negozietti; sciopera, prendi ferie o assentati dal lavoro; paga solo in contanti, svuota il conto corrente; non giocare al Lotto e al Gratta e Vinci; resta a casa, non fare benzina», recita uno dei messaggi riportati oggi dal Corriere della Sera.
La manifestazione di Milano
L’appuntamento più importante è la manifestazione convocata a Milano sabato alle 17 in piazza Duomo. Che servirà anche per esprimere solidarietà a Gabriel “Zeno” Molgora, che è accusato di essere l’ideatore delle proteste a piazza Fontana e ha lanciato una raccolta fondi per pagare gli avvocati. Anche a Roma, fa sapere Il Messaggero, c’è aria di corteo e di discesa in piazza anche se alla Questura non è arrivata ancora nessuna comunicazione ufficiale. Intanto ieri il comitato per l’ordine pubblico della Capitale ha proposto l’obbligo di mascherina durante gli assembramenti. E proprio a Milano il prefetto Saccone ha ricordato che se si possono fare le manifestazioni è grazie ai vaccini.
Il quotidiano romano ricorda che l’ultimo invito sulle chat è quello che sollecita il popolo No vax, con tanto di indirizzo e numero civico, a presentarsi tutte le sere alle 21 sotto l’appartamento romano del presidente del Consiglio Mario Draghi per protestare. Poi ci sono gli appelli per lo sciopero dei consumi: «Hanno inasprito le regole per salvare il Natale, noi boicottiamo i consumi nel periodo per loro più importante». Ovvero: dall’11 dicembre al primo gennaio i No vax sono invitati a evitare gli acquisti su Internet, i consumi non strettamente necessari, gli aperitivi, i locali e anche i regali natalizi: «21 giorni durante i quali restare a casa, in famiglia, passeggiare nella natura, dedicarsi a se stessi e alle persone care», recita lo slogan.
Il piano del Viminale
Intanto non decolla il piano del Viminale per i controlli. La direttiva del premier ha provocato uno scontro con la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese durante l’ultimo consiglio dei ministri. Ora allo studio del ministero, spiega Repubblica, ci sono l’utilizzo dell’esercito e l’allungamento dei turni del personale in strada. Ma per la polizia potrebbe arrivare anche altro lavoro: la bozza del decreto sul Super Green pass prevede che le verifiche a campione sull’autenticità del Qr Code in bar e ristoranti ma anche sui trasporti pubblici locali siano appannaggio delle forze dell’ordine.
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