Al Quirinale firmato il trattato tra Italia e Francia. Draghi: «Storico». Su Roma le frecce tricolori in doppia formazione – I video
Il premier Mario Draghi e il presidente francese Emmanuel Macron hanno firmato in mattinata il Trattato del Quirinale – ovvero il “Trattato per una cooperazione bilaterale rafforzata” – alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella. Alla cerimonia erano presenti componenti dei governi italiano e francese e altre autorità dei due Paesi, a cominciare dai ministri degli Esteri Luigi di Maio e Jean-Yves Le Drian. Dopo la firma Mario Draghi ed Emmanuel Macron si sono scambiati una lunga stretta di mano.
Le frecce tricolori
A suggellare l’intesa, nel cielo di Roma sono sfrecciate le Frecce Tricolori affiancate alle Patrouille de France, ciascuna coi propri colori. Dopo aver lasciato il Quirinale, Macron e Draghi hanno tenuto una conferenza stampa congiunta a Villa Madama per spiegare i contenuti dell’accordo. «Il trattato di cooperazione rafforzata firmata stamattina segna un momento storico delle relazioni, da oggi siamo ancora più vicini», ha esordito Mario Draghi.
Le parole di Draghi
«Proprio oggi si è concluso un accordo di cooperazione in tema di spazio tra Italia e Francia, è stato il frutto di un negoziato intenso», ha proseguito il premier. L’accordo firmato sul Colle ha una portata storica: «Almeno una volta ogni trimestre un ministro italiano parteciperà a un consiglio dei ministri del governo francese e viceversa – ha chiarito Draghi – La nostra sovranità, intesa come capacità di indirizzare il futuro come vogliamo noi, può rafforzarsi solo attraverso una gestione condivisa delle sfide comuni. Vogliamo favorire e accelerare il processo di integrazione europea». Tra i temi al centro del Trattato, l’istituzione di un servizio civile italo-francese, la nascita di un comitato di cooperazione transfrontaliero, e, tema particolarmente caldo per entrambi i paesi, il «riconoscere la necessità di una politica di gestione dei flussi migratori condivisa dall’Unione Europea basata su principi di solidarietà e responsabilità», ha aggiunto Draghi.
«Le regole di bilancio in vigore fino alla pandemia, già allora non erano sufficienti, erano regole procicliche che per certi aspetti aggravavano il problema invece di aiutare a risolverli. Una revisione era necessaria, oggi è inevitabile», è stato l’avvertimento del premier. «Senza un forte sostegno non saremmo passati attraverso la pandemia, non ce l’avremmo fatta». Quindi, l’invito a disegnare nuove regole: «Va fatto con l’Ue e bisogna che i Paesi si dotino strumenti che li rendano più forti in questa discussione: in questo modo Italia e Francia vogliono procedere».
Nel corso della conferenza stampa Draghi ha ricordato Valeria Solesin, «uccisa insieme a tanti francesi e a giovani di altre nazionalità nel vile attentato» del Bataclan a Parigi sei anni fa. «Tra i nostri padri politici ci sono Jean Monnet e Robert Schuman, Altiero Spinelli e Alcide De Gasperi. Da Stendhal a Umberto Eco, da Mastroianni a Belmondo a Claudia Cardinale, siamo pieni di ricordi e riferimenti comuni».
Le parole di Macron
«Questo Trattato sancisce l’amicizia profonda che ci unisce», ha aggiunto il presidente francese Emmanuel Macron. «Creeremo una visione geopolitica comune: condividiamo la visione europea e internazionale», e il lavoro congiunto sarà dedicato, ha spiegato, a costruire una «difesa europea comune più forte che contribuisca alla Nato, avremo una cooperazione rafforzata nella lotta contro le migrazioni illegali e i trafficanti, per proteggere le frontiere esterne dell’Europa».
In copertina Macron e Draghi firmano il Trattato del Quirinale. Alla cerimonia presente anche il Presidente della Repubblica Mattarella. Le immagini. / Palazzo Chigi / Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev