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Villarosa (ex M5S): «Sì a un nuovo partito, si chiamerà “Su la testa”. Di Battista sarà il leader»

30 Novembre 2021 - 15:28 Redazione
E sull'ex premier Conte: «Se con lui il M5s tornasse quello dei vecchi tempi, lo voterei, ma dovrebbe uscire da questo governo il prima possibile»

Si chiamerà “Su la testa” il nuovo progetto che Alessio Villarosa, ex M5s, porterà avanti insieme ad Alessandro Di Battista. É lui stesso a dirlo intervistato a L’Italia s’è desta su Radio Cusano Campus. Villarosa anticipa quello che potrebbe essere il futuro suo e di uno dei volti più importanti del vecchio Movimento: «Abbiamo intenzione di strutturare le idee originarie del M5s in un partito. Di Battista leader? Lui è un leader di natura. Sarà sicuramente lui il frontman», spiega ancora Villarosa. Per ora il loro non è altro che «un tour in giro per l’Italia». Con Di Battista, infatti, hanno deciso di girare per l’Italia: «Io, in realtà, sono ancora legato al M5s, tanto che proprio ieri ho votato, visto che mi hanno escluso dal gruppo parlamentare, ma non riescono a espellermi dal Movimento nazionale. Ho votato contro il 2 per mille: ricordo che Di Maio nel 2015 diceva che il M5s non avrebbe mai preso un finanziamento pubblico. Oggi stanno raccontando a tutti che il 2 per mille non è un finanziamento pubblico, ma al contrario lo è», aggiunge.

Al leader del M5s, Giuseppe Conte, Villarosa poi riserva parole di stima. Parla di una «grande persona»: «Con lui ho lavorato bene, spero che faccia ritornare il M5s al Movimento iniziale. Se con Conte il M5s tornasse quello dei vecchi tempi, lo voterei, ma dovrebbe uscire da questo governo il prima possibile. Un po’ dello spirito iniziale dei 5 stelle ce l’ha anche Conte, io lo conosco bene. Il problema è che nel tempo il M5s è cambiato e Giuseppe si è adattato». E infine: «Cambiare è corretto ma passare dal nero al bianco senza riflettere sul grigio non è coerente. Questo è accaduto perché si è accettata la sconfitta. Noi siamo entrati in Parlamento dicendo determinate cose ma, alla prima difficoltà, molti hanno mollato e cambiato idea. Questo è successo sin dal 2013 e io, da presidente del gruppo parlamentare, l’ho vissuto proprio in prima persona».

Foto in copertina di repertorio: ANSA/FABIO DI PIETRO

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