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Vaccino antinfluenzale: 17,7 milioni di dosi, 15 regioni coperte al 75%. Migliorano le tempistiche delle forniture – Il report

30 Novembre 2021 - 12:32 Redazione
Secondo un report pubblicato dalla Fondazione Gimbe, mascherine e distanziamento sociale aiutano a proteggerci dall'influenza, ma con la ripresa delle attività bisogna «tenere alta la guardia»

Il ministero della Salute ha raccomandato la vaccinazione antinfluenzale «per tutti i soggetti a partire dai 6 mesi di età che non hanno particolari controindicazioni», sottolineando che tutte le restrizioni messe in atto per contenere la pandemia, dalle mascherine al distanziamento sociale, e il contestuale aumento delle coperture vaccinali antinfluenzali, hanno limitato nettamente l’impatto dell’influenza stagionale. Ma, con la riprese delle attività lavorative, sociali e ricreative è necessario «tenere alta la guardia». Lo ha affermato la Fondazione Gimbe, ricordando che se, da un lato, mancano ancora i pronostici per prevedere l’impatto dell’influenza invernale, dall’altro, i dati hanno rilevato un aumento delle sindromi simil-influenzali rispetto agli anni precedenti. Niente paura, però, perché nel complesso – continua la Fondazione – la disponibilità nazionale di vaccino antinfluenzale è rimasta in linea con quella dell’anno scorso ed è stato rilevato un netto miglioramento nella gestione dei timing dei bandi di gara per le forniture.

Le dosi

In totale sono disponibili 17,7 milioni di dosi solo quattro regioni e una provincia autonoma non raggiungono coperture pari o superiori al 75% della popolazione target per età: Piemonte (61%), Molise (60%), Campania (56%), Provincia autonoma di Bolzano (50%) e Valle d’Aosta (48%). Questo dato è in miglioramento rispetto alla scorsa stagione, quando a non poter raggiungere le coperture vaccinali sufficienti erano 7 regioni e 2 Province autonome. Invece, le altre 15 Regioni e la Provincia autonoma di Trento si sono aggiudicate un quantitativo di dosi adeguato a raggiungere il 75% della popolazione target per età, con disponibilità variabile di dosi residue per la popolazione non a rischio. «È di fondamentale importanza incrementare il numero di persone che si sottoporranno alla vaccinazione antinfluenzale – ha dichiarato Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – Per evitare il sovraccarico dei servizi sanitari territoriali e ospedalieri in questo periodo delicato».

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