Covid, +17% di No vax in terapia intensiva. Numeri in crescita anche tra i bambini – Il report
Nelle terapie intensive d’Italia il numero di No vax ricoverati è aumentato del 17% in soli 7 giorni. Un dato riportato dalla Federazione nazionale aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso) rilevato in diversi ospedali sentinella nella data del 30 novembre. A scendere invece è la percentuale di vaccinati presenti nei reparti di area critica: una diminuzione del 10% in 7 giorni. «Il calo dei vaccinati nelle intensive è un segnale positivo della protezione dei vaccini sui casi gravi», spiega il report della Fiaso, che segnala, tra le altre cose, un aumento complessivo dei ricoveri legati alla Covid del 16%. Il totale dei pazienti under 18 ricoverati negli ospedali posti sotto osservazione è pari a 17, di cui 2 in rianimazione. «La pressione ospedaliera è in progressiva crescita e accelerazione», continua la Federazione, spiegando come nello studio portato avanti negli ultima settimana sono stati analizzati 810 pazienti, «contro i 697 del 23 novembre».
Chi sono i ricoverati in intensiva
«I ricoveri in rianimazione fanno registrare un aumento di 7 unità, pari al 9%, e si tratta esclusivamente di non vaccinati». Questo il dato segnalato dal monitoraggio Fiaso dopo l’osservazione effettuata negli ospedali sentinella nell’ultima settimana. I risultati evidenziano anche come l’età media risulti «decisamente più bassa tra i non vaccinati». E ancora come «i pazienti positivi al Covid che finiscono in ospedale senza aver ricevuto nemmeno una dose di vaccino hanno in media 63,4 anni a differenza dei vaccinati, con una media di 74,7 anni». Anche il dato sulla comorbidità conferma la diversa reazione tra vaccinati e non vaccinati: «La presenza di patologie pregresse continua a essere più alta tra coloro che sono stati immunizzati: fra i vaccinati i pazienti con comorbidità sono il 71%, mentre fra i non vaccinati sono il 56%».
I ricoveri pediatrici
Il report Fiaso segnala 17 ricoveri di soggetti under 18, di cui 2 in terapia intensiva. Si tratta di pazienti con un’età media di 4 anni. I due ospedalizzati sono bambini di 4 e 11 anni ricoverati all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli e agli ospedali Riuniti di Ancona. «Nella quarta ondata pandemica stiamo assistendo a una crescita di bambini ricoverati per Covid e qualcuno anche la necessità di cure intensive», ha dichiarato il direttore generale dell’ospedale pediatrico Santobono-Pausilipon, Rodolfo Conenna. «Tutti questi dati non fanno altro che confermare come a subire le conseguenze peggiori del Covid siano essenzialmente i non vaccinati», commenta il presidente Fiaso Giovanni Migliore, «siamo fiduciosi che l’ampliamento della platea per la terza dose e l’ampia copertura dei fragili proteggerà i soggetti vaccinati dalle forme gravi di malattia». Nonostante il numero dei ricoveri sia in crescita, la Federazione sottolinea come «la vaccinazione e la diagnosi precoce influenzino positivamente la tipologia dei pazienti che necessitano di ricovero e l’esito stesso della malattia». Motivo per i quali è necessario ora accelerare «con dosi booster e campagna vaccinale».