Juventus, l’inchiesta si allarga? Non solo plusvalenze: sotto la lente anche fatture, stipendi e pagamenti
Rischia di allargarsi l’inchiesta sulle plusvalenze della Juventus. Secondo quanto riferisce il quotidiano La Verità, sotto la lente della Procura di Torino sarebbero finite anche fatture, stipendi e pagamenti. I pm intendono analizzare in maniera approfondita i conti della società bianconera, e per farlo sono pronti ad affidare a un consulente il compito di verificare i bilanci degli ultimi tre anni. Al momento, si procede per false comunicazioni di società quotate ed emissione di fatture per operazioni inesistenti: 282 milioni (su un totale di circa 320) di plusvalenze che i pm ritengono «fittizie» cioè derivanti da operazioni di calciomercato inesistenti, non legate ai ricavi effettivi e fatte maturare ad arte con l’obiettivo di mascherare le perdite di esercizio. Ma gli investigatori stanno verificando anche i pagamenti ad agenti e intermediari. Ieri, i primi due indagati – Emilio Re e Stefano Bertola – si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Entrambi ex manager della Juventus, erano stati convocati dopo le perquisizioni di venerdì scorso. Il difensore, l’avvocato Luigi Chiappero, ha motivato la scelta con la necessità di una «riflessione». «Le questioni sul tappeto – ha detto – sono di carattere eminentemente tecnico. Se ci sono chiarimenti da dare, si daranno. Ma prima bisogna conoscere il contenuto delle contestazioni. E noi, al momento, non lo conosciamo». La procura dovrà depositare le carte solo in caso di un ricorso al Tribunale del riesame da parte degli indagati. Dovrebbe saltare anche l’audizione dell’avvocato Cesare Gabasio, che negli ambienti investigativi è considerato figura di rilievo. Gabasio, che non risulta indagato, da alcuni mesi è general counsel della Juventus a contatto diretto con il presidente Andrea Agnelli e compare in alcune delle conversazioni intercettate dalla Guardia di finanza.
La scrittura privata con Ronaldo
Il nome di Gabasio compare anche in uno dei punti più caldi dell’inchiesta, quello sulla scrittura privata riguardante Cristiano Ronaldo. Citata nel decreto di perquisizione come relativa a «retribuzioni arretrate del calciatore», potrebbe riguardare un accordo sugli stipendi posticipati o una buonuscita per il trasferimento del portoghese al Manchester United. Quello che i pm vogliono capire è come è stata messa a bilancio. Gli inquirenti sono venuti a conoscenza del documento da una conversazione intercettata tra il responsabile del mercato Federico Cherubini e lo stesso Gabasio. La carta, però, non è ancora stata trovata nel materiale sequestrato. Di quella scrittura privata i pm hanno chiesto conto alle persone interrogate, ma finora nessuno ha fornito informazioni utili a risolvere il mistero. Ecco allora che, secondo la Gazzetta dello Sport, la Procura sta seriamente pensando convocare il campione portoghese, attraverso il suo procuratore e la società Gestifute, che lo gestisce.
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