IppocrateOrg: chiude il centro delle “cure alternative” per Covid-19
Il centro assistenza di IppocrateOrg, la rete di medici che forniva da remoto terapie domiciliari contro Covid-19, ha chiuso. A darne l’annuncio il gestore Mauro Rango con un video sul canale YouTube dell’associazione. La maggior parte dei medici, quasi tutti, sono stati sospesi. Non possono più esercitare neppure in telemedicina. Sono stati sospesi perché «non si sono vaccinati e perché – secondo Rango – hanno curato più di 60 mila persone a casa, lasciate sole, con paracetamolo e vigile attesa, che non avevano nessun altro a cui rivolgersi se non a uno dei nostri medici per telefono». Un paziente che seguiva le cure di IppocrateOrg è finito prima in rianimazione ed è poi morto. Arrivato in condizioni gravissime all’Ospedale Sant’Anna di Ferrara, ha raccontato di aver seguito la telemedicina dell’Associazione. La procura ha aperto un’indagine conoscitiva. Nel video Rango spiega:
Siamo stati costretti a chiudere ma abbiamo chiuso fino al 31 dicembre, perché stiamo cercando nel frattempo altri medici che siano ancora iscritti all’Ordine e che possano prendere in mano il servizio assistenza. In passato-aggiunge- dei volontari che dopo il lavoro, durante o nelle pause chiamavano pazienti gratuitamente e li assistevano perché avevano bisogno sarebbe stato dato un premio. Oggi sono persone che vengono perseguitate. Di cui sui giornali, sulle tv, non si fa altro che dire le peggiori cose. Tantissima gente continua a cercarci, che ha bisogno di sostegno e aiuto perché il protocollo sostanzialmente rimane ancora quello di paracetamolo e vigile attesa, perché spesso si è soli a casa e si ha bisogno di un medico reperibile. Non è assolutamente un addio, ma un arrivederci a prestissimo perché IppocrateOrg non molla e non mollerà.
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