Irpef 2022: come cambiano le aliquote con la riforma da marzo e quanto si risparmia
La nuova Irpef 2022 avrà quattro aliquote e una detrazione base pari a 3.100 euro al posto dei 1.800 previsti attualmente. E l’aumento della detrazione consentirà di abbassare le tasse anche ai redditi bassi. Un nuovo cambio di prospettiva rispetto all’accordo tra maggioranza e governo della scorsa settimana che vedeva l’esclusione della fascia di chi guadagnava 15.000 euro dai benefici della riforma. La nuova curva degli sconti, fa sapere oggi Il Sole 24 Ore, ingloberà il bonus 100 euro proprio per i redditi fino a 15.000 euro. Mentre arriveranno piccoli sostegni per i redditi che potrebbero finire penalizzati.
La decontribuzione e il conguaglio
Il quotidiano spiega che il testo dell’emendamento che tradurrà l’intesa politica in legge arriverà questa mattina in consiglio dei ministri. La sorpresa è che il meccanismo di saldi e acconti, che scarica sull’anno successivo una quota di imposta, ha prodotto un risparmio di 2,2 miliardi su quanto stanziato per il taglio. Questo ha permesso l’intervento sui redditi più bassi che però sarà valido soltanto per il prossimo anno. Poi dovrà essere rifinanziato. Repubblica spiega oggi che nell’incontro di ieri con i sindacati Mario Draghi ha mostrato una tabella preparata dai tecnici del ministero dell’Economia guidato da Daniele Franco che spiega la ripartizione definitiva della dote da 7 miliardi per il taglio delle tasse.
La metà va ai redditi fino a 28 mila euro, 2,7 miliardi vanno alla fascia tra i 28 e i 50 mila euro, un miliardo è riservato a chi guadagna di più. In questo modo, spiega il quotidiano, i risparmi annui in assoluto sono più piccoli per le fasce con un maggior numero di contribuenti. E quindi i risparmi sono di 61 euro annui per chi guadagna fino a 15 mila euro, 150 euro tra i 15 e i 28 mila euro, 417 euro tra i 28 e i 50 mila euro, 692 euro tra i 50 e i 55 mila euro, 468 euro tra 55 e 75 mila euro, 247 euro sopra i 75 mila. Il debutto operativo della nuova Irpef, aggiunge il Sole, avverrà a marzo. E le buste paga del mese di marzo vedranno anche arrivare il conguaglio relativo a gennaio e febbraio. Ma l’effetto su base annua sarà pieno a partire da gennaio. Il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti si traduce in un calo dello 0,5%, ovvero dall’8,90% all’8,40%, sulla retribuzione della contribuzione. Ci sono poi 500 milioni per la riduzione delle bollette di gas ed elettricità.
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