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Cosa succede tra la Russia e l’Ucraina circondata da 175 mila soldati. Mosca: «Isteria dell’Occidente»

05 Dicembre 2021 - 08:12 Redazione
Gli Stati Uniti preparano un pacchetto di misure economiche per dissuadere Putin. Ma nel caso di un attacco, dicono, «non ci limiteremo solo alle sanzioni»

Al momento, da Nord a Sud, l’Ucraina è circondata da 115 mila soldati. Ma per sferrare un eventuale attacco e raggiungere la capitale Kiev in breve tempo, la Russia avrebbe previsto uno schieramento di 175 mila militari, secondo il Washington Post. Migliaia di Blindati, caccia, elicotteri, navi e sottomarini completerebbe l’operazione di Mosca. Seppure dal Cremlino i sospetti occidentali sono derubricati a semplice «isteria», sono ormai molteplici le fonti giornalistiche e non che raccontano di una possibile invasione russa. Lo stesso Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione europea, Josep Borrell, prendendo la minaccia per concreta ha fatto sapere che «l’Ue si schiererà con Kiev anche in caso di attacco armato».

I piani dei russi

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha dichiarato pubblicamente che non saranno accette le cosiddette «linee rosse» da parte di Vladimir Putin, e che intende rendere «molto, molto difficile» la presa di Kiev. Le intenzioni dello zar non sono chiare. Lo stesso capo della diplomazia americana, Antony Blinken, ha ammesso alla stampa: «Non sappiamo se Putin abbia preso la decisione di invadere. Sappiamo che sta mettendo in atto la capacità di farlo in breve tempo». Sempre al Washington Post, un funzionario americano avrebbe dichiarato: «I piani russi prevedono un’offensiva militare all’inizio del 2022, con una scala di forze doppia rispetto a quella vista nelle esercitazioni ai confini».

C’è da considerare anche la versione di altri analisti, secondo i quali la Russia non avrebbe interesse a entrare in conflitto aperto con l’Ucraina. Piuttosto, dalla Crimea alla Bielorussia, passando per il Donbass, avrebbe circondato l’Ucraina per difendere quelle «linee rosse» di cui parlava Biden. Prima di tutto, Putin non vuole assolutamente che la Nato si espanda verso Est e vuole impedire che Kiev entri nell’Alleanza atlantica. Le infrastrutture militari della Nato in terra ucraina non sono tollerate dal Cremlino, così come le esercitazioni che le forze armate occidentali svolgono nel Mar Nero. «È la Nato che decide chi aderisce all’Alleanza, non la Russia», ha fatto sapere la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki.

Cosa faranno gli Usa

Gli Stati Uniti stanno allestendo «un pacchetto di iniziative per rendere molto, molto difficile che Putin vada avanti e faccia ciò che la gente teme possa fare», ha comunicato Biden. Gli Stati Uniti, a differenza di quanto accaduto con la presa della Crimea, «non si limiteranno solo alle sanzioni economiche». La tensione è alta. Il 7 dicembre, intanto, è previsto un colloquio tra Biden e Putin, nel quale sarà affrontata la questione ucraina, ma anche il tema di una stabilità strategica lungo il confine tra Unione europea e Paesi a influenza russa e la stabilizzazione dell’Afghanistan.

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