Ferrero arrestato, l’ex della Samp Vierchowod a gamba tesa: «È una bella notizia. Ora la squadra è libera»
Nel mondo dello sport di oggi il soprannome «Zar» evoca subito un giocatore: Ivan Zaytsev, campione di pallavolo che milita nella nazionale italiana. Tra gli anni ’80 e gli anni ’90 lo «Zar» era solo Pietro Vierchowod, difensore e campione del mondo con la Nazionale di calcio nel 1982. La carriera di Vierchowod in Serie A è legata soprattutto alla Sampdoria, con cui nel 1991 è riuscito a vincere il primo (e unico) scudetto in tutta la storia della squadra. Nelle ultime ore la sua voce è entrata nel coro di quelle che hanno esultato davanti all’addio di Massimo Ferrero dopo il suo arresto: «Nessun dispiacere, anzi, almeno la Sampdoria si è liberata. Dovevano chiuderla anche prima questa faccenda. Adesso spero che la Samp riesca a tornare una squadra vera e una società seria».
Ai microfoni dell’agenzia stampa Lapresse, lo Zar del calcio è stato anche più esplicito: «Cattiva gestione? Non è una questione di gestione ma di come ti proponevi alla gente. A me non è mai piaciuto. La società era a sua immagine e somiglianza. Alla fine è una bella notizia». Vierchowod sì è ritirato dal calcio giocato nel 2000, dopo aver collezionato 562 partite in Serie A. Quando ha fatto un passo indietro, a 41 anni, era il secondo in assoluto per presenze in questa lega, dietro solo a Dino Zoff. Ora il suo traguardo è stato raggiunto e superato da altri campioni come Gianluigi Buffon, Paolo Maldini e Francesco Totti. Vierchowod ha provato anche qualche esperienza come allenatore, l’ultima con la squadra del campionato albanese Kamza.
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