La lettera di Luciana Littizzetto ad Andrea Serrani: «Ti senti braccato? Adesso puoi capire Greta» – Il video
«Tu che dopo aver toccato ben bene il sedere della inviata ti sei giustificato dicendo: Ho sbagliato ma non sono cattivo. Infatti non sei cattivo, sei un cretino. Un cretino distillato al 100% come la grappa». Luciana Littizzetto ha commentato a Che Tempo che Fa in onda ieri, 5 dicembre, la vicenda di Greta Beccaglia. In un lungo monologo, in chiusura di serata, se l’è presa con Andrea Serrani, il 45enne colpevole di aver palpeggiato la giornalista sportiva fuori dallo stadio dopo la partita Empoli-Fiorentina. «Quando ti sei sentito braccato», dice, riferendosi all’eco mediatica dei giorni successivi, «hai rincarato la dose: vi prego, basta, ho una figlia. Vedi che già capisci? Che piano piano ci arrivi? Perché se succedesse alla tua di figlia non saresti per niente contento. Di sapere che un tizio passando le ha spalmato la mano sul culo. Pensaci un attimo. Vero che ti divertiresti molto di meno?». Poi la chiusa: «Pensa se noi donne lo facessimo a voi. Pensa se ci mettessimo noi a paccarvi il c**o o ad afferrarvi per i bargigli. Passi davanti al meccanico ‘Buongiorno signora!’ E tu per tutta risposta… oplà, una mano sul pacco a tutta velocità. Ah voglio vedere. Poi gli dici ‘dai non te la prendere…’ Vedi che non se lo dimentica mai più».
December 5, 2021
Leggi anche:
- Greta Beccaglia: «Ricevo minacce per quello che ho denunciato. Voglio tornare alla normalità»
- Greta Beccaglia, la maxitavolata di donne nel ristorante di Serrani per esprimergli solidarietà: «Non è un molestatore»
- Greta Beccaglia: «Continuano ad attaccarmi, ma non voglio essere ricordata come la giornalista molestata» – L’intervista
- Caso Beccaglia, nasce un gruppo di 750 persone a sostegno di Serrani. La compagna: «È un coccolone rispettoso»
- Dopo la giornalista molestata, arrivano gli insulti a un’inviata Rai. E allo stadio di Firenze lo striscione contro i giornalisti