In Nuova Zelanda verso il divieto di fumo per i ragazzi nati dopo il 2008: lo stop alle sigarette sarà per tutta la vita
Il governo della Nuova Zelanda ha intenzione di vietare a tutti i 14enni di acquistare sigarette e impedire loro di farlo anche una volta raggiunta la maggiore età. La ministra della Salute Ayesha Verral ha annunciato una proposta di legge in Parlamento che vieterà la vendita di prodotti contenenti tabacco a tutti i ragazzi nati dopo il 2008, con l’obiettivo di azzerare entro il 2025 la percentuale di adulti fumatori già in calo in Nuova Zelanda. Nel Paese sono circa il 13 per cento i tabagisti, in calo del 5 per cento rispetto a 10 anni prima. «Vogliamo assicurarci che le persone giovani non inizino mai a fumare – ha detto la ministra – per questo abbiamo reso un reato vendere o fornire loro prodotti contenenti tabacco. Le persone che avranno 14 anni quando la legge entrerà in vigore non potranno mai comprarli legalmente». La legge non comprende solamente il divieto di vendere le sigarette ai più giovani, ma anche una diminuzione della quantità di nicotina nei prodotti da fumo, oltre ad una netta diminuzione degli esercizi commerciali che in questo momento le vendono, che adesso sono 8mila in tutto il Paese, e che prossimamente saranno destinati a diventare meno di 500.
La legge dovrebbe trovare largo sostegno in Parlamento, dove il partito Laburista al governo gode di larga maggioranza. Ma l’opposizione di destra ha già criticato la proposta, che rischia di essere invece controproducente. Secondo il partito liberista Act, l’abbassamento del livello di nicotina nei prodotti da fumo rischia di spingere i consumatori ad acquistare quantità maggiori di quelle attuali, andando a colpire soprattutto le fasce di popolazione con un reddito più basso. La ministra Verral ha replicato citando uno studio secondo cui un livello di nicotina più basso aiuterebbe a smettere di fumare. Tra le altre critiche c’è chi afferma che questa legge andrà a favorire il mercato nero delle sigarette, che secondo un’analisi del governo è notevolmente cresciuto negli ultimi anni.
Immagine di copertina: Clément Bélus
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