Terza dose in gravidanza e allattamento: l’Iss aggiorna la guida sul vaccino anti Covid
Con l’apertura delle terze dosi agli over 18, comprese le donne in gravidanza o in allattamento, l’Istituto superiore di sanità ha pubblicato sul proprio sito alcune indicazioni per aiutare tutti a fare chiarezza. Il messaggio è chiaro: le donne in gravidanza e in allattamento possono fare il vaccino anti Covid senza alcun problema. Nello specifico, per quanto riguarda la vaccinazione in gravidanza nel secondo e nel terzo trimestre, l’Iss raccomanda una dose di vaccino a mRNA (ovvero Pfizer e Moderna), come richiamo (booster), alla luce delle numerose evidenze «riguardo alla sicurezza della vaccinazione in gravidanza, sia nei confronti del feto che della madre». Per le donne che si trovano nel primo trimestre di gravidanza, invece, considerando che ad oggi sono ancora «poche le evidenze relative a vaccinazioni» eseguite in questa epoca gestazionale, è bene «valutare rischi e benefici insieme a un sanitario». Hanno assoluta priorità le donne in gravidanza più esposte come le professioniste sanitarie o caregiver, chi ha più di 30 anni o chi ha comorbidità. Come avviene in tutti gli altri casi, poi, per la terza dose devono essere trascorsi almeno cinque mesi dalla seconda e il booster può essere comunque «somministrato contestualmente alle vaccinazioni contro l’influenza e la pertosse», raccomandate tra l’altro in gravidanza.
Le indicazioni per le neomamme
L’Istituto superiore di sanità sul punto è stato molto chiaro. Viene raccomandata la dose booster di vaccino a mRNA anche alle donne che allattano «senza alcuna necessità di interrompere l’allattamento». Anche in questo caso, dalla seconda dose, devono essere trascorsi almeno cinque mesi. La vaccinazione – prosegue ancora l’Istituto superiore di sanità – non espone il lattante a rischi e gli permette di assumere tramite il latte gli anticorpi contro il Covid. Il neonato allattato da madre vaccinata seguirà il calendario vaccinale «senza alcuna modifica».
Tutte le altre regole
Infine – e questo vale per tutte le donne in gravidanza e che allattano, indipendentemente dalla scelta se vaccinarsi o meno – viene raccomandato il rispetto di tutte le misure di prevenzione come la continua igiene delle mani, il distanziamento sociale, l’uso della mascherina negli ambienti chiusi e vicino a persone non conviventi o non vaccinate oltre a una corretta ventilazione degli ambienti.
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