Puzzer, foglio di via da Pordenone: bandito per tre anni dopo il blitz No vax all’ospedale
Stefano Puzzer, tra i leader delle proteste No Green pass dei portuali a Trieste, ha ricevuto il foglio di via obbligatorio per tre anni dal comune di Pordenone. La misura è stata disposta dal questore della città, Marco Odorisio, dopo che il portuale si è unito a una manifestazione di protesta non autorizzata. Decine di No vax si sono infatti dati appuntamento all’ospedale civile di Pordenone, con l’intento di occuparne la direzione. Puzzer, che è arrivato quando la manifestazione si stava ormai concludendo, è stato subito accompagnato in questura dagli agenti presenti sul posto. È il secondo foglio di via in poche settimane per il portuale triestino, che all’inizio di novembre ne aveva ricevuto uno dalla questura di Roma. In quell’occasione Puzzer aveva allestito un banchetto a piazza del Popolo per protestare contro il Green Pass, attirando qualche centinaio di persone. Poche ore dopo è arrivato il divieto di soggiorno nella capitale per un anno e l’obbligo di lasciare la città entro le 21 del giorno stesso.
In serata è arrivata la replica di Puzzer, che ha dato la propria versione dei fatti: «Stamattina si trattava solo di un incontro di sanitari sospesi che, assieme al loro avvocato, hanno chiesto un incontro al dirigente sanitario perché volevano denunciare sanitari che lavorano da mesi in ospedale senza vaccino. Poi sono arrivato io, in segno di solidarietà», ha detto a proposito di quanto accaduto all’ospedale di Pordenone. «Fuori saremmo state forse 30 persone. Si parlava tra di noi, non ho accusato nulla e nessuno né ho parlato contro i vaccini». Puzzer ha poi commentato anche il provvedimento del foglio di via emesso nei suoi confronti: «Evidentemente sono il delinquente più pericoloso che gira in Italia. Se accanendosi contro di me, pensano di stancarmi e sfiduciarmi, a me fanno solo ridere. Se pensano che così mollerò, è esattamente il contrario».
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