I poliziotti e prof No vax ridotti a pochi irriducibili, le stime sull’effetto dell’obbligo sui vaccini: in quanti sono pronti a farsi sospendere
Chi tra le fila dei No vax sperava in una sorta di ribellione delle forze dell’ordine contro l’obbligo vaccinale scattato da ieri 15 dicembre rischia di rimanere fortemente deluso. I numeri relativi alle vaccinazioni sui vari corpi di polizia e forze armate non arriveranno prima di gennaio, quando saranno trascorsi i 5 giorni di tempo per la comunicazione dell’avvenuta prenotazione, che dovrà prevedere la vaccinazione entro 20 giorni. E lo stesso discorso si applica sulla scuola, visto che l’ampliamento delle categorie coinvolte dall’obbligo vaccinale comprende ormai insegnanti, personale Ata e collaboratori scolastici. Si tratta di circa 2 milioni di lavoratori statali, che rischiano la sospensione dal servizio e quindi dello stipendio in caso di rifiuto del vaccino anti Covid.
Le stime di chi ha deciso di affrontare la sospensione, con tanto di battaglia legale affiancata da alcuni sindacati, per il momento oscillano con valori spannometrici tra i 100 mila, stimati da Il Messaggero, ai 50 mila ipotizzati da Repubblica. Già comunque da ottobre la corsa ai vaccini per i dipendenti statali aveva subito una drastica accelerata, cioè da quando il Green pass era diventato obbligatorio sul posto di lavoro. La trafila da affrontare ogni due giorni per sottoporsi ai tamponi alla lunga ha scoraggiato chi pensava che il certificato verde non avrebbe superato la fine dell’anno, con la scadenza dello stato di emergenza. L’incentivo del pass avrebbe avuto il suo effetto anche su un comparto come quello delle forze armate, quello che sembrava più impermeabile agli inviti alla vaccinazione.
Negli ultimi due mesi, riporta Repubblica, la copertura è passata dall’84 al 92 per cento. Si è dimezzato il numero di poliziotti rimasti senza la prima dose, passando da 7 mila a 4 mila. Così come stanno cambiando idea gli agenti della Penitenziaria, rimasti ormai in un migliaio ad affidarsi ai soli tamponi per poter lavorare. Per cui la stima di chi ancora manca all’appello nelle forze dell’ordine non andrebbe oltre l’8 per cento, da cui andrebbero scorporati tutti quegli agenti e carabinieri che sono vaccinati autonomamente negli hub, senza seguire i canali preferenziali predisposti dal corpo d’appartenenza.
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