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Vaccini ai neonati, Costa: «Pronti entro fine marzo per i 0-5 anni». A che punto sono Pfizer e Moderna

16 Dicembre 2021 - 11:01 Redazione
Il sottosegretario alla salute Andrea Costa ha confermato la stima del presidente Aifa Giorgio Palù di pochi giorni fa. «Entro il primo trimestre del 2022 la campagna pediatrica si amplierà ancora»

A meno di 48 ore dal via libera alle vaccinazioni per i bambini dai 5 agli 11 anni, governo ed esperti in Italia pensano già all’ulteriore ampliamento della campagna pediatrica anti Covid. La prossima fascia da proteggere sarà quella dai 0 ai 5 anni con stime temporali non troppo lontane. «Confidiamo che già entro fine marzo prossimo possa arrivare anche il vaccino per i più piccoli» ha detto poche ore fa il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, «attendiamo con grande fiducia il lavoro della scienza, che ogni giorno ci mette a disposizione le armi giuste per contrastare la pandemia». Secondo le ipotesi di Costa quindi, tra meno di quattro mesi, le famiglie saranno chiamate a prendere un’importante decisione per un’altra categoria di piccolissimi. A confermare qualche giorno fa le brevi tempistiche dell’ampliamento è stato anche il presidente di Aifa e membro del Cts,  Giorgio Palù.

«Nella prima metà del 2022 potremmo avere vaccinazioni anche per i bambini nella fascia 0-5 anni», ha detto, «non sono un divinatore ma è verosimile». Il presidente Aifa ha anche spiegato come «la popolazione da 0 a 11 anni è quella che ha 300 casi per 100 mila abitanti a settimana, l’incidenza più alta dell’infezione, e alta anche dai 0 ai 3 anni». Stime e ipotesi a parte, va detto che la scienza è ancora in fase di valutazione, con Pfizer e Moderna attualmente nel pieno della sperimentazione dei due vaccini a mRna sui piccolissimi. Tra le due aziende è Pfizer ad essere più avanti. Lo scorso settembre l’amministratore delegato Albert Bourla aveva annunciato la possibilità di rilasciare i dati degli studi clini sull’efficacia del vaccino «nei bambini di età compresa tra 6 mesi e 5 anni già alla fine di ottobre». Una previsione che nella presentazione di novembre aveva invece puntato al quarto trimestre 2021 per la lettura iniziale dei primi dati. E alla prima metà del 2022 per la presentazione ufficiale degli stessi all’ente regolatore.

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