Omicron spaventa Orbán: l’Ungheria torna a chiedere i vaccini all’Ue dopo aver lasciato il piano a maggio
Viktor Orbán ci ripensa. Nella conferenza stampa di oggi, 21 dicembre, il primo ministro ungherese ha annunciato che l’Ungheria rientrerà nel piano di rifornimento europeo per i vaccini per contrastare la diffusione della nuova variante del Coronavirus, l’Omicron. Orbán ha dunque ordinato 9,5 milioni di dosi di Pfizer. Il cambio di rotta è arrivato dopo che lo scorso maggio il governo ungherese aveva annunciato di non volere più vaccini dall’Unione europea e che si sarebbe sfilato completamente dal piano perché in grado di provvedere da solo alla vaccinazione dei cittadini. Inoltre, Orbán aveva dichiarato che il prezzo deciso dalla casa farmaceutica Pfizer era «eccessivo». L’ufficialità è arrivata oggi, ma la mossa era nell’aria già da un mese, quando l’Ema aveva approvato la somministrazione del Comirnaty alla fascia d’età tra i 5 e gli 11 anni (l’unico a riceverla, fino ad ora). A novembre Bruxelles aveva avvertito l’Ungheria che rinunciare al suo programma di vaccini anti Covid avrebbe significato non ricevere alcun rifornimento – il che avrebbe lasciato il Paese sprovvisto di dosi per i bambini. Con la minaccia della nuova mutazione, poi, la prospettiva è cambiata ulteriormente.
Immagine: EPA/JOHANNA GERON / POOL
Leggi anche:
- La Corte costituzionale ungherese respinge il ricorso di Orban sul primato del diritto Ue
- Tra Bruxelles e l’Ungheria nervi sempre più tesi: ora il governo Orban minaccia di lasciare l’Ue
- Orbán sfida l’Ue con un referendum sulla legge anti Lgbt: «Fermeremo Bruxelles come facemmo sui migranti» – Il video
- Orbán sotto attacco a Bruxelles. L’Ue: «La legge anti Lgbtq+ viola le nostre norme». L’Ungheria ora rischia la procedura d’infrazione
- Orbán e la costruzione di una democrazia cristiana illiberale: la metamorfosi del leader ungherese sotto gli occhi dell’Europa