Roma, arrestato il leader dell’Unione forze identitarie per associazione sovversiva. Esaltava la strage di Traini coi suoi collaboratori
Un arresto per il fondatore e misure di obbligo di dimora per i suoi collaboratori. È così che la Procura di Roma ha smantellato i vertici di Unione forze identitarie (Ufi), un’organizzazione accusata di associazione sovversiva. L’indagine ha svelato una struttura definita «paramilitare suprematista» con legami con la Atomwaffen Division, un gruppo di terroristi neonazisti con nuclei in Europa, Canada e Russia. Secondo le indagini della Digos e della direzione centrale della Polizia di prevenzione, la rete era in grado di fornire a tutti i suoi adepti lezioni su come creare esplosivi in casa utilizzando prodotti chimici facilmente recuperabili. Gli obiettivi dell’opera di proselitismo portata avanti dall’ Unione forze identitarie erano soprattutto i minorenni. Nello specifico, chiariscono gli agenti: «L’opera di proselitismo era proiettata alla radicalizzazione del pensiero estremista di ragazzi, spesso minori con situazioni di disagio, secondo processi tipici di contesti eversivi fondamentalisti». La propaganda, tutta orientata su temi razzisti e nazionalsocialisti, era fatta soprattutto sul web anche se la nota della Questura, al momento, non evidenzia quali canali siano stati utilizzati. Fra gli eventi esaltati nella propaganda anche le azioni terroristiche di lupi solitari come Luca Traini, l’uomo che il 3 febbraio del 2018 a Macerata ha sparato con una pistola a diversi cittadini stranieri. L’attacco aveva provocato sei feriti. Nel marzo del 2021 la Cassazione ha confermato la condanna a 12 anni per strage.
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