Covid, i colori a gennaio: Lazio e Lombardia in giallo, sette regioni a rischio zona arancione
Nonostante il periodo delle festività il contagio da Covid-19 sembra non essere andato in vacanza. Al momento sono 12 su 20 le regioni che superano la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva, stabilita al 10% dagli esperti del governo. Un quadro di pressione ospedaliera che non fa ben sperare per i prossimi 15 giorni. Quando i dati del monitoraggio Iss dovranno decidere su passaggi di colore e zone a più alto rischio di contagio. Le 12 regioni che potrebbero fare il salto dal bianco al giallo e ancora peggio dal giallo all’arancione sono: Calabria (16,6%), Emilia Romagna (12,4%), Friuli Venezia Giulia (14,9%), Lazio (10,3%), Liguria (14,2%), Lombardia (10,6%), Marche (18,7%), provincia di Bolzano (21%), provincia di Trento (24,4%), Piemonte (10,7%), Toscana (11,6%), e Veneto (15,9%).
Le più a rischio per la zona gialla
Non va molto meglio se si considerano le percentuali di occupazione dei reparti ordinari: la soglia consentita è del 15% ma la Calabria registra il 25,9%, il Friuli Venezia Giulia il 22%, la Liguria il 24,8%, le Marche il 19,5%. Seguono la provincia di Bolzano con il 16,4%, la provincia di Trento al 19,1%, Sicilia, 15,5%, Valle d’Aosta al 22,2%, e il Veneto al 18,2%. In una situazione di continua crescita, Lazio e Lombardia risultano al momento le due regioni con il rischio più imminente di finire in zona gialla. La regione di Zingaretti registra terapie intensive al 10,3%, in bilico sulla soglia massima consentita, e il 14,3% nelle aree non critiche. La Lombardia segnala il 10,6% nelle terapie intensive e il 13,8% in area medica. «Mai così tanti nuovi positivi come oggi (12.913), mai così tanti tamponi processati (205.847). Vaccinarsi, utilizzare i dispositivi di protezione e le buone abitudini acquisite, essere ancora più prudenti e essere consapevoli del quadro epidemiologico. Ce la faremo e forse riusciremo finalmente a ridurre il Covid, grazie al vaccino, a poco più di un’influenza», ha detto pochi giorni fa l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Letizia Moratti. A preoccuparsi è anche l’assessore alla Salute della Regione Lazio Alessio d’Amato: «Dopo Capodanno potrebbe esserci un cambio di fascia. I nostri tecnici considerano l’effetto feste e cenoni. Quello che è certo è che non può essere penalizzato chi ha mostrato il massimo livello di collaborazione e responsabilità. Con i numeri attuali non mi aspetto che si arrivi alla necessità di un lockdown, ma il virus ci ha insegnato che è imprevedibile. E se ci fossero ulteriori restrizioni, non devono essere generalizzate», ha ribadito pochi giorni fa parlando di chiusure solo per i No vax.
December 25, 2021
December 23, 2021z
Verso l’arancione
Alla luce degli ultimi numeri diffusi dall’Istituto superiore di sanità, anche Trento e Bolzano, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Liguria, Calabria e Marche non smettono di crescere in termini di contagi e ricoveri. Il punto è che i 7 territori si trovano in zona gialla già da diversi giorni e la prospettiva è quella di una stretta ulteriore per arginare un livello di rischio più alta. In zona arancione non si potrà spostarsi in un comune diverso da quello della propria residenza se non per motivi di salute, lavoro o necessità. Servirà quindi anche l’autocertificazione da mostrare in caso di controlli, ma solo se si viaggia con mezzi propri da comuni con meno di 5mila abitanti verso altri comuni, entro 30 km (ad eccezione dei capoluoghi di Provincia). Nei giorni festivi e prefestivi per accedere ai negozi che si trovano nei centri commerciali servirà essere muniti di Green pass rafforzato, ad esclusione di alimentari, edicole, librerie, farmacie e tabacchi. Tra le altre regole della zona arancione c’è l’obbligo di Super Green pass anche per consumare al bancone nei bar e per sedersi al tavolo all’aperto.
Le regole
Gli indicatori da tenere d’occhio per il passaggio di colore sono al momento quelli che riguardano il tasso di occupazione nei posti letto. Si va in zona gialla quando il tasso delle terapie intensive supera il 10% e contemporaneamente l’area medica supererà il 15%. Si va in zona arancione quando il tasso delle terapie intensive supera il 20% e contemporaneamente l’area medica supera il 30%.
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