Videogiochi, i migliori titoli del 2021 da recuperare durante le feste
Il 2020 è stato l’anno d’oro dei videogiochi. L’arrivo della pandemia, l’introduzione del lockdown, le giornate passati davanti allo schermo di un pc. Come prevedibile i ricavi del settore sono esplosi, arrivando a raggiungere a livello globale i 175 miliardi di dollari, ottenuti grazie a 2,7 miliardi di giocatori in tutti il mondo. I dati sono stati diffusi dall’analisi Gaming & Esports del Cross Border Growth Capital. I numeri ufficiali sul mercato del 2021 non sono ancora stati divulgati ma non è difficile immaginare che ci sarà una contrazione dovuta a due fattori. Il primo è la progressiva ritirata dalla pandemia che ha permesso un ritorno, con ondate alterne, a una vita meno vicina agli schermi. Il secondo è la politica di restrizione cominciata in Cina per i videogiochi. Fino al 2020 l’Asia era il continente da cui veniva la maggior parte dei gamer: 1,5 miliardi nello specifico. Nonostante un mercato più ridotto, i titoli validi non sono certo mancati. Ve ne lasciamo qualcuno. Se nei prossimi giorni avete qualche spazio vuoto, sapete come riempirlo.
It takes two, l’asso pigliatutto degli Hazelight Studios
Miglior gioco multiplayer ai Golden Joystick Awards e gioco dell’anno ai The Game Awards. Quest’anno non sono mancati i premi per It takes two, l’ultima creazione di Hazelight Studios curata da Josf Fares. L’unico modo per completare questo titolo è nella modalità multiplayer, la cooperazione con un’altra persona infatti è indispensabile per superare tutti i livelli del gioco. Tutto comincia con il pianto di una bambina. Due genitori stanno affrontando una crisi nel loro matrimonio, loro figlia se ne accorge e mentre piange su due bambole di stoffa spera che la sua famiglia possa continuare a rimanere unita. Con queste lacrime parte la magia: i genitori si trasformano nelle due bambole e l’avventura inizia. La vera difficoltà del gioco? Scegliere la persona con cui finirlo.
Halo Infinite, il ritorno più atteso dell’anno
Il primo titolo della saga Halo è stato pubblicato negli Stati Uniti nel novembre 2001. Appena un anno dopo che la presentazione alla stampa dell’Xbox. È il campione Microsoft per eccellenza e uno dei titoli che hanno caratterizzato di più questa console. Per questo le speranze risposte nell’ultimo capitolo della saga erano così alte. Halo Infinite è uscito l’8 dicembre ed è stato sviluppato da 343 Industries. Il titolo si può giocare anche senza conoscere i capitoli precedenti, a patto di perdere qualche elemento della trama. Ambientato mezzo secolo nel futuro, Halo Infinite è uno sparatutto che si gioca principalmente in single player nonostante siano previste anche modalità multiplayer. Ottimo per scaricare un po’ di tensione accumulata durante l’anno.
Sable, il mondo desertico creato da due sviluppatori
Un design in 2D, un mondo desertico che sembra ricordare quello messo in scena dal primo capitolo di Dune e un’avventura che si costruisce insieme alle scelte del giocatore. Sable è uno dei giochi indie di cui si è più discusso nell’ultimo anno. È stato sviluppato dal piccolo studio Shedworks in cui lavorano solo due sviluppatori. La protagonista di questa avventura deve muoversi attraverso le dune per trovare una maschera che le servirà per tornare nel suo clan di nomadi. Una missione che la ragazza può portare a termine solo completando una serie di enigmi e dialoghi.
Forza Horizon 5, imperdibile per gli appassionati di auto
Prima la Costa Azzurra, poi l’Australia, poi ancora la Bretagna. Ora è il Messico a fare da protagonista nel mondo di Forza Horizon 5, uno dei titoli più attesi dagli appassionati di corse videoludiche. L’asso nella manica di questo gioco è l’open world, un ambiente completamente giocabile e costruito in ogni dettaglio che permette allo spettatore di perdersi in un’esperienza visiva che passa dalle sabbie tropicali ai sentieri umidi nella giungla. Gli eventi tra cui scegliere sono parecchi, così come le auto da guidare.
L’isola dei campioni, uno dei migliori Doodle mai fatti
Doveva essere solo un Doodle temporaneo, un piccolo omaggio alle Olimpiadi di Tokyo. Invece agli sviluppatori di Google è un po’ scappata la mano visto che L’isola dei campioni è stato un piccolo gioiello. Il gioco è ancora attivo, vi lasciamo l’indirizzo. La storia parte con l’arrivo del gatto Lucky sull’isola dei campioni, dove dovrà affrontare una serie di sfide per ottenere le pergamene di ogni disciplina e guadagnare punti per la sua squadra. Operazione non semplice, visto che i primi tentativi di ogni sfida dimostrano un certo gradiente di difficoltà. Il gioco è un mix ben riuscito tra un’animazione 2D in stile anime e un platform in pixel art che ricorda il gameplay dei primi giochi Pokémon. Meravigliosa l’animazione finale che si sblocca quando si ottengono tutte le pergamene.
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