Come i NoVax italiani stanno sfruttando la morte di una bambina di 3 anni in Argentina
Circola la video intervista di una madre che ha perso la figlia di 3 anni. Secondo il racconto della donna, la piccola sarebbe deceduta a seguito della vaccinazione anti Covid-19. Il video è stato sottotitolato in lingua italiana, riportando i watermark del canale Telegram Stop Dittatura per destare preoccupazione nei genitori di fronte alle vaccinazioni pediatriche in Italia, ma ci sono delle differenze con il Paese di origine del video che i No Vax non raccontano.
Per chi ha fretta
- Il caso riguarda un decesso avvenuto in Argentina dove le vaccinazioni dai 3 anni di età sono state autorizzate nel mese di ottobre 2021.
- Il vaccino autorizzato dal Governo Argentino è il cinese Sinopharm.
- Il vaccino cinese Sinopharm non risulta approvato dall’EMA e dall’Aifa.
- L’Ema non tiene conto, nemmeno nella fase di rolling review, del vaccino cinese Sinopharm.
- I dati preliminari dell’autopsia della bambina rivelano un problema cardiaco e polmonare antecedente alla vaccinazione. Si attendono ulteriori dati, tenendo in considerazione che la bambina aveva contratto la malattia nel 2020.
Analisi
Ecco uno dei post Facebook dove è stato condiviso il video:
Il servizio originale era stato pubblicato dal canale Youtube Telefe Tucumán il 17 dicembre 2021:
Il vaccino cinese in Argentina
Come abbiamo constatato, la storia è ambientata a Tucuman, in Argentina, dove sono in corso le vaccinazioni pediatriche per i bambini dai 3 anni in avanti.
Il Governo argentino, per voce della ministra della Salute Carla Vizzotti, aveva annunciato il 1 ottobre che l’ANMAT (per intenderci, l’Aifa argentina) aveva autorizzato le vaccinazioni dei bambini dai 3 agli 11 anni con il vaccino cinese Sinopharm. Un prodotto che, ad oggi, non è tra quelli approvati dall’EMA o dalla nostra Agenzia del Farmaco.
Il vaccino Sinopharm è un prodotto della Beijing Bio-Institute of Biological Products Co Ltd. Il nome tecnico è BBIBP-CorV e si basa sul virus inattivato.
Come riportano i colleghi di Chequeado, in un articolo del 5 ottobre, al momento dell’autorizzazione erano stati pubblicati gli studi di fase I e II per le vaccinazioni pediatriche, i quali ritengono Sinopharm «sicuro e ben tollerato». La pubblicazione relativa alla fase III non risultava ancora pubblicata in una rivista scientifica, mentre il Governo si sarebbe affidato ai dati forniti da uno dei Paesi che avevano già approvato la vaccinazione per i minori a partire dai 3 anni: gli Emirati Arabi Uniti.
L’Argentina, di fatto, è il terzo Paese al mondo dopo Cina ed Emirati Arabi Uniti ad aver autorizzato le vaccinazioni pediatriche dei bambini a partire dai 3 anni di età.
Il caso di Ambar Maite Catán
Il caso di Ambar Maite Catán, il nome della bambina, è stato riportato in un comunicato stampa del governo locale del 17 dicembre 2021, dando notizia delle indagini a partire dall’autopsia.
La bambina avrebbe ricevuto la dose del vaccino Sinopharm mercoledì 15 dicembre. Secondo quanto raccontato dai genitori, il 16 dicembre stava giocando con le sue amiche poco prima di essere trasferita all’Ospedale Niño Jesus. Giunta presso la struttura con «un quadro di scompenso cardiaco e arresto cardiorespiratorio», gli operatori sanitari tentarono la rianimazione per circa 50 minuti prima di dichiarare il decesso.
Secondo quanto riportato dal quotidiano argentino Clarin, in un articolo del 18 dicembre 2021, le analisi preliminari dell’autopsia avrebbero rivelato una cardiopatia e un’infezione polmonare «di vecchia data» precedenti alla vaccinazione. Si apprende dai genitori che la bambina aveva contratto la Covid-19 nel 2020.
Secondo Ferré Contreras, responsabile della sanità pubblica locale di Tucuman, non è ancora possibile affermare che il decesso sia avvenuto a causa o meno del vaccino anti Covid-19 di Sinopharm.
Conclusioni
Il caso di Ambar Maite Catán, sebbene sotto indagine, non riguarda le vaccinazioni anti Covid-19 previste nel nostro Paese, dove non risulta affatto approvato il vaccino cinese Sinopharm (nemmeno per gli adulti). Nel caso venisse confermato un nesso causale tra la vaccinazione e il decesso, il triste episodio non riguarderebbe comunque la campagna pediatrica in corso in Italia contro la Covid-19.
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