Richiudono gli stadi per Omicron? In Serie A parte lo stop ai biglietti, il basket va in pausa
La variante Omicron rischia di fermare anche lo sport. La nuova mutazione del Coronavirus che sta mettendo in ginocchio l’Europa, nelle ultime 24 ore in Italia ha provocato quasi 100 mila contagi insieme a Delta, la mutazione attualmente dominante su tutto il territorio nazionale. In uno scenario simile, gli eventi sportivi si classificano tra le occasioni di diffusione virale a più alto rischio tanto che nelle ultime ore sempre più club calcistici hanno preferito sospendere la vendita di biglietti. Prima tra tutte la Juventus che ha bloccato le vendite per le prossime tre gare allo Stadium: «In attesa di ulteriori delucidazioni e conferme circa la capienza degli stadi ridotta al 50%, la vendita dei biglietti contro Napoli, Udinese e Sampdoria è sospesa» ha comunicato il club riferendosi alle partite del 6, 15 e 18 gennaio prossimi. Al momento dell’annuncio fatto poche ore fa la società sportiva attendeva l’ulteriore stretta annunciata dal governo per i prossimi giorni: ad appena una settimana dall’obbligo di indossare la mascherina Ffp2 durante le partite, è ora confermata anche un taglio delle capienze. Dal 75% previsto finora, gli stadi torna al 50% con disposizione a scacchiera dei partecipanti.
Per i palazzetti si scende al 35% dei posti occupabili. Riguardo alle tempistiche di attuazione, dopo il via libera del Cdm al decreto che entrerà in vigore il 10 gennaio, c’era attesa per capire se la riduzione delle capienze avesse effetto immediato. La conferma arrivata dal governo è su un’applicazione repentina delle decisioni che quindi si vedrà già nei due turni di campionato di Serie A attesi a inizio gennaio. Anche per la Roma ci sarà da rivedere il piano vendite. La riduzione degli impianti all’aperto dal 75% al 50% ha fatto sì che attualmente si contassero 12 mila biglietti venduti in più. Per lo scontro del 9 gennaio con la Juventus erano stati già elargiti 42 mila biglietti: con l’Olimpico a capienza ridotta la platea consentita si riduce a circa 30 mila posti.
«Stiamo valutando cosa fare per chi non potrà usufruire del biglietto comprato e nel frattempo blocchiamo le vendite», ha fatto sapere il club giallo rosso. Lo stop alla vendita dei biglietti ha coinvolto anche l’Inter e il Napoli. Il club di De Laurentiis ha bloccato gli accessi per il match contro il Barcellona in Europa League e le partite contro Sampdoria e Fiorentina. Situazione analoga per l’Atalanta. Il club bergamasco ha fatto sapere che «la vendita dei biglietti per assistere alla partita Atalanta-Torino è ufficialmente sospesa». L’incontro previsto alle 16.30 del 6 gennaio al Gewiss Stadium di Bergamo non sarà più accessibile a chi non aveva ancora acquistato il biglietto. Il timore ora è quello di ulteriori restrizioni che potrebbero essere decise a seguito di peggioramenti della curva epidemiologica.
Costa: «Non ci saranno chiusure»
«Non vedo all’orizzonte altre strette». Il sottosegretario al Ministero della Salute Andrea Costa ha rassicurato su possibili ulteriori restrizioni anti Covid per stadi e palazzetti. «Sono fiducioso sul fatto che non ci saranno altre chiusure per gli stadi. Il nostro Paese ha scelto un percorso graduale, in altre realtà europee gli stadi sono già chiusi». E ha aggiunto: «Molto dipenderà da quello che sarà l’andamento dei prossimi giorni, le prime evidenze scientifiche ci fanno capire che c’è una variante molto più contagiosa ma che gli effetti siano meno invasivi rispetto alla precedente. La riduzione di ieri (capienza al 50%) credo ci permetta di affrontare le prossime settimane», ha concluso.
Fermo anche il basket
Il blocco causa Covid non riguarda solo il mondo del calcio. Dopo che nei giorni scorsi erano state rinviate già alcune partite, la Lega basket ha deciso di estendere il rinvio a tutto il prossimo turno di campionato di Serie A, previsto per il 2 gennaio prossimo. «La decisione è stata presa a seguito di numerosi casi Covid che attualmente riguardano diverse società», ha spiegato la Lega basket, informando come nei prossimi giorni verranno definite le modalità e le date di recupero.
Super Green pass per gli atleti di Serie A
Dal 10 gennaio 2022 per entrare in in palestra, piscina, praticare sport di squadra, accedere in spogliatoi e docce, sarà necessario esibire il Super Green Pass, la Certificazione verde derivante solo da vaccinazione anti Covid o guarigione avvenuta dal virus. La regola varrà anche per gli atleti professionisti, compresa quelli della Serie A di calcio. Per questi ultimi, come già per il personale sanitario, per quello scolastico e quello delle forze armate, si è cominciato a parlare esplicitamente dell’ipotesi di obbligo vaccinale. Una proposta lanciata qualche tempo fa dallo stesso presidente della FIGC Gabriele Gravina.