Così Macron si è arreso all’ultradestra: via la bandiera Ue dall’Arco di Trionfo
Via la bandiera dell’Unione europea dall’Arco di Trionfo, simbolo inequivocabile del cuore di Parigi. Emmanuel Macron ha dovuto fare marcia indietro: il 31 dicembre aveva fatto posizionare il vessillo vicino al milite ignoto francese, e lì sarebbe dovuto rimanere per qualche giorno a sventolare. Ma a quanto pare le pressioni della cittadinanza, sempre più arrabbiata, e della destra – ormai traino di queste ultime presidenziali francesi – che rivendica unità e identità nazionali, hanno avuto la meglio. Ieri infatti sono sorti i primi dubbi, come raccontato da La Stampa: «Il Governo è stato costretto ad accelerare la rimozione, rispetto al calendario previsto? È probabile». Il gesto voleva essere di buon auspicio per questi sei mesi appena cominciati di presidenza Ue. E invece niente. Dall’ultradestra si è alzato il lamento indignato di Marine Le Pen che ha bollato la scelta di Macron una «provocazione». Per il giornalista sovranista de Le Figaro Eric Zemmour, da sempre più a destra della leader del Rassemblement National, si è trattato di un «oltraggio». Ma a polemizzare ci si è messa pure Valérie Pécresse, che alle elezioni rappresenterà i Repubblicani: l’iniziativa «cancella l’identità francese». La bandiera così è stata tirata giù, a favore di «una bella vittoria patriottica», come diceva ieri, esultando, Le Pen.
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