Obbligo vaccinale, ecco come funzioneranno le sanzioni: fino a 1.000 euro per chi entra nei negozi senza Green pass
Dopo le ultime decisioni del governo Draghi sull’obbligo vaccinale per tutti gli over 50, arrivano ulteriori chiarimenti su come funzioneranno i meccanismi di attuazione delle nuove regole anti Covid e le sanzioni per i trasgressori. Fonti di governo confermano una sanzione di 100 euro «una tantum» che dal 1° febbraio scatterà per tutti i non vaccinati contro il virus. Sempre in termini di sanzioni pecuniarie, si prevedono multe da 400 fino ai 1.000 euro per tutti coloro che entreranno nei negozi senza Green pass. Stessa multa prevista per i gestori che non provvederanno al controllo. I gestori dei locali pubblici che non chiederanno il pass sanitario, dopo tre sanzioni in tre giorni diversi, rischiano la chiusura del locale per dieci giorni. Dal 20 gennaio il nuovo decreto prevederà l’obbligo di pass sanitario, «almeno base» (e cioè anche con l’opzione di tampone negativo), per tutte le attività che offrono servizi alla persona. Dal 1° febbraio invece sarà la volta di uffici postali, banche e attività commerciali.
Così come stabilito dalle nuove regole del governo, dal 15 febbraio scatterà l’obbligo di Super Green pass (per vaccinati o guariti dal virus) nei posti di lavoro per tutti i dipendenti over 50. «Quindi», chiariscono le fonti, «chi non è vaccinato dovrà effettuare la prima dose entro il 31 gennaio per ottenere un Green pass rafforzato valido a partire dal 15 di febbraio». Chi verrà trovato senza il pass sanitario richiesto, “base” o rafforzato che sia, rischia una multa da 600 euro a 1.500 euro. Per i proprietari d’azienda che non adempiranno ai controlli la multa andrà dai 400 ai 1.000 euro.
L’obbligo scatterà da subito
Sulle tempistiche dell’entrata in vigore dell’obbligo poi sembrano non esserci più dubbi: la direttiva scatterà immediatamente dopo la pubblicazione del decreto legge in Gazzetta ufficiale, prevista nei prossimi giorni. Da lì la regola varrà fino al 15 febbraio 2022. «Sarà previsto che le vaccinazioni possano essere omesse o differite in presenza di specifiche condizioni cliniche rendano la vaccinazione non indicata», continuano le fonti di governo, «condizioni che dovranno essere attestate dal medico di medicina generale e poi valutate dall’azienda sanitaria territorialmente competente». Nel caso in cui l’Asl dovesse trovarsi d’accordo con la valutazione del medico di base, potrà rilasciare una certificazione ufficiale di esenzione al vaccino anti Covid.
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