Obbligo vaccinale, Gloria Taliani: «Va esteso anche ai bambini. I No vax? Si paghino le cure da soli» – Il video
Ha le idee chiarissime la professoressa ordinaria di Malattie infettive all’Università Sapienza di Roma Gloria Taliani che a Open fa il punto della situazione in merito all’obbligo vaccinale anti-Covid (il governo lo ha imposto da febbraio per tutti gli over 50). «Assolutamente favorevole, è una misura necessaria. Non ha più senso rimandare questa scelta con miliardi di dose somministrate. Come si poteva chiedere a una persona di scegliere su cose su cui non si ha conoscenza della materia? Giusto imporre un obbligo se questo ci protegge dalla malattia. Si proceda adesso a piccoli passi per poi avvicinarci all’obiettivo finale che resta la vaccinazione obbligatoria per tutti». Per ora, dunque, va bene limitarla agli over 50, una delle categorie più fragili, ma secondo Taliani «da proteggere ci sono soprattutto i fragili a prescindere dall’età e i bambini»: «Bisogna includere i bambini nella vaccinazione obbligatoria, non capisco perché lasciare la scelta al genitore, bisogna sollevarli da questa difficile decisione. Lo Stato deve imporlo anche perché i bambini cominciano a essere ricoverati e a finire nelle terapie intensive anche se, per fortuna, parliamo ancora di piccoli numeri».
«Un obbligo senza controllo è futile»
A chi dice che la vaccinazione per età rischia di portarsi dietro una pioggia di ricorsi di No vax, Taliani replica secca: «Si fa già per età, pensate ai 10 vaccini che si eseguono in tenera età o a quelli raccomandati, sempre a secondo degli anni, per le fasce d’età più avanzate». Perché allora limitare il vaccino solo agli over 50? «Perché hanno un rapporto più intenso con l’attività lavorativa e perché la mortalità comincia a crescere dai 50 anni, con picchi da 70 in su. Individuare delle categorie, dunque, è certamente appropriato». Il problema è chi dovrà controllare e dunque far applicare l’ultimo decreto. La polizia? Certo che no, secondo Taliani. «Un obbligo senza controllo è futile, vana la sanzione. Non possiamo sguinzagliare forze dell’ordine per andare a controllare il Green pass di chi va in giro per le strade. Questo controllo deve essere demandato ai medici di medicina generale per gli over 50 che non lavorano e per tutti gli altri, invece, dai datori di lavoro che hanno la responsabilità della loro sicurezza».
Una sanzione una tantum di 100 euro? «Va bene come prima multa, poi, se recidivi, va aumentata». Sulla scuola la professoressa non ha dubbi: «Sì a stare in Dad fino a fine gennaio, hanno ragione i presidi. Dilazioniamo il ritorno a scuola, poi si riaprirà in sicurezza». Infine Taliani parla delle cure dei No vax che dovrebbero essere in parte a loro carico: «Serve una compartecipazione della spesa. Se lei va fuori pista in un posto in cui non può sciare, i soccorsi arrivano ma poi li paga l’imprudente. Anche coi No vax negli ospedali dovrebbe essere così. Si ha sì diritto all’assistenza ma fino a un certo punto. Non si possono fare scelte rischiose senza assumersene le conseguenze».
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