È morto Sidney Poitier, addio al protagonista di «Indovina chi viene a cena»: fu il primo attore afroamericano a vincere un Oscar
È morto a 94 anni l’attore e regista Sidney Poitier, il primo attore afroamericano a vincere l’Oscar come Miglior attore protagonista. La notizia è stata annunciata dal ministro degli Esteri delle Bahamas, Fred Mitchell. Il primo ministro delle Bahamas, Chester Cooper, ha invece dichiarato: «Abbiamo oggi perso una icona, un eroe, un mentore, un combattente, un tesoro nazionale». E il premier Cooper ha aggiunto: «La morte di Poitier porta con sé tristezza perché non possiamo più dirgli quanto sia importante per noi. Ma dobbiamo essere lieti e celebrare la sua vita: ha fatto così tanto per mostrare al mondo che anche chi ha umili origini può cambiare il mondo». Poitier era nato nel 1927 a Miami, figlio di modesti commercianti bahamiani, ed è cresciuto alle Bahamas sino all’età di 15 anni. In seguito fece ritorno negli States, dove dopo una lunga serie di lavori sottopagati venne chiamato a far parte dell’esercito statunitense nella Seconda guerra mondiale. Successivamente Poitier, per potersi permettere le lezioni di recitazione, decise di lavorare come addetto alle pulizie dell’American Negro Theater: con lo stipendio pagava le lezioni di recitazione e dizione.
La carriera di Sidney Poitier
La carriera di Poitier iniziò in teatro, e dopo una breve parentesi in tv, si fece sempre più spazio sul grande schermo. Poitier era noto per diversi film tra cui No Way Out (Uomo bianco, tu vivrai!), Blackboard Jungle (Il seme della violenza), A Patch of Blue (Incontro al Central Park), The Defiant Ones (La parete di fango), Guess Who’s Coming to Dinner (Indovina chi viene a cena?), In the Heat of the Night (La calda notte dell’ispettore Tibbs). L’interpretazione che valse a Poitier la statuetta d’oro nel 1964 fu quella del ruolo di Homer Smith in Lilies of the Field (I gigli del campo), il film diretto da Ralph Nelson in cui Poitier interpretava il ruolo di un laborioso bracciante errante per l’Arizona, che aiutò cinque monache fuggite dalla Germania nazista nella costruzione di una cappella nell’arida e desolata terra ai limiti del deserto. Poitier, da sempre in prima linea, sia sul set, sia fuori, per il riconoscimento dei diritti della comunità afroamericana, si è ritirato dalle scene tra la fine degli anni Ottanta e Novanta, salvo alcuni cameo e una breve parentesi da regista. La star di Hollywood vinse un secondo premio Oscar, questa volta alla Carriera, nel 2002. Tra gli altri innumerevoli riconoscimenti spiccano 10 Golden Globe e 6 Bafta. Nel 1974 è stato nominato cavaliere, per poi divenire ambasciatore delle Bahamas in Giappone nel 1997. Nel 2009 venne insignito della Presidential Medal of Freedom.