Coronavirus, la previsione del fisico Sestili: «La prossima settimana rischiamo 400 mila casi al giorno»
La prossima settimana, in Italia, il bilancio dei casi quotidiani di Coronavirus potrebbe toccare quota 400 mila. La previsione è del fisico Giorgio Sestili, che spiega come i contagi saranno così tanti da non essere più tracciabili. Di conseguenza l’unica fotografia dell’epidemia potrà basarsi sui ricoveri. «Siamo ancora in piena crescita con un tempo di raddoppio di circa 7 giorni e nella scorsa settimana la crescita era stata del 151%, con un tempo di raddoppio di 4-5 giorni», ha spiegato Sestili. Con un incremento settimanale del 114%, «la prossima settimana i casi potranno essere circa 400 mila al giorno, ma non saremmo in grado di registrarli perché la nostra capacità di fare tamponi non arriverà a tanto». Per arrivare a registrare un tale numero di casi sarebbero infatti necessari circa due milioni di test e, secondo il fisico, è probabile che «i numeri saranno sottostimati: non sapremo quanti casi ci saranno e la foto dell’epidemia potrà basarsi solo sui ricoveri».
L’incognita del picco dell’epidemia
I dati si evolvono così velocemente e i numeri crescono così tanto che non è ancora possibile determinare quando arriverà il picco di questa ondata. «Se dovesse arrivare nella prossima settimana, sarà probabilmente perché i contagi e le persone in isolamento saranno talmente numerosi che la curva comincerà a scendere, come è successo in Sudafrica», ha detto Sestili. Per il fisico, in questo momento, non sono possibili proiezioni precise: «Ci interessa capire l’ordine di grandezza del problema. Ipotizzando che i contagi siano più di 150 mila al giorno (probabilmente una sottostima), che nei prossimi 20 giorni possano diventare complessivamente tre milioni e che ogni persona contagiata potrebbe metterne in quarantena tre o quattro, da qui a fine gennaio le persone in isolamento in Italia potrebbero essere fra 7 e 12 milioni, mai così tante in un lasso di tempo così breve».
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