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Coronavirus, la previsione del fisico Sestili: «La prossima settimana rischiamo 400 mila casi al giorno»

08 Gennaio 2022 - 15:11 Redazione
«Da qui a fine gennaio le persone in isolamento in Italia potrebbero essere fra 7 e 12 milioni, mai così tante in un lasso di tempo così breve», ha spiegato

La prossima settimana, in Italia, il bilancio dei casi quotidiani di Coronavirus potrebbe toccare quota 400 mila. La previsione è del fisico Giorgio Sestili, che spiega come i contagi saranno così tanti da non essere più tracciabili. Di conseguenza l’unica fotografia dell’epidemia potrà basarsi sui ricoveri. «Siamo ancora in piena crescita con un tempo di raddoppio di circa 7 giorni e nella scorsa settimana la crescita era stata del 151%, con un tempo di raddoppio di 4-5 giorni», ha spiegato Sestili. Con un incremento settimanale del 114%, «la prossima settimana i casi potranno essere circa 400 mila al giorno, ma non saremmo in grado di registrarli perché la nostra capacità di fare tamponi non arriverà a tanto». Per arrivare a registrare un tale numero di casi sarebbero infatti necessari circa due milioni di test e, secondo il fisico, è probabile che «i numeri saranno sottostimati: non sapremo quanti casi ci saranno e la foto dell’epidemia potrà basarsi solo sui ricoveri».

L’incognita del picco dell’epidemia

I dati si evolvono così velocemente e i numeri crescono così tanto che non è ancora possibile determinare quando arriverà il picco di questa ondata. «Se dovesse arrivare nella prossima settimana, sarà probabilmente perché i contagi e le persone in isolamento saranno talmente numerosi che la curva comincerà a scendere, come è successo in Sudafrica», ha detto Sestili. Per il fisico, in questo momento, non sono possibili proiezioni precise: «Ci interessa capire l’ordine di grandezza del problema. Ipotizzando che i contagi siano più di 150 mila al giorno (probabilmente una sottostima), che nei prossimi 20 giorni possano diventare complessivamente tre milioni e che ogni persona contagiata potrebbe metterne in quarantena tre o quattro, da qui a fine gennaio le persone in isolamento in Italia potrebbero essere fra 7 e 12 milioni, mai così tante in un lasso di tempo così breve».

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