L’infermiera simbolo della lotta al Covid: «100 euro di multa? Una scelta assurda, è il prezzo della nostra salute?»
Martina Benedetti, la giovane infermiera dell’ospedale di Marina di Massa diventata un simbolo della lotta a Covid-19, non ci sta. Per lei la sanzione di 100 euro per gli over 50 che non rispettano l’obbligo vaccinale è «troppo poco», dice oggi attraverso le pagine de La Stampa. Martina Benedetti nel marzo 2020 era diventata un simbolo della pandemia quando postò un selfie del volto segnato dalla mascherina indossata per molte ore di fila. «Una multa da 100 euro è il prezzo della nostra salute», afferma oggi Benedetti in un’intervista. «È una scelta assurda quella del governo, perché ricade completamente su di noi». L’infermiera si aspettava «almeno una sanzione di una mensilità. Se vado in auto senza cintura, mi fanno una multa molto più alta di 100 euro». Benedetti è per «una linea dura alla Macron e l’obbligo vaccinale per tutti: noi operatori sanitari, d’altronde, lo abbiamo già da molto tempo. Non vedo perché non estenderlo a tutti». Da quando si espone sui social, riceve molti insulti e minacce. «A commenti sessisti e misogini, purtroppo, mi sono dovuta abituare anche se fa sempre male», ammette. Il lavoro continua ad essere duro, senza gratificazioni economiche. «Noi che stiamo in Rianimazione – spiega la sanitaria – non percepiamo neanche l’indennità di rischio biologico né quella di malattie infettive, che pure sarebbe bassissima, 5,14 euro lordi all’ora. È frustrante lavorare così». Ieri Benedetti si era sfogata anche su Facebook.
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