Il piano di Davide Paitoni: uccidere il figlio per vendicarsi della moglie. «Ti ho voluto dare una lezione»
«Ti ho voluto dare una lezione». Sono le parole di Davide Paitoni, il quarantenne che lo scorso 1 gennaio ha ucciso il figlio di 7 anni, nel tentativo di uccidere anche la madre del bambino, Silvia Gaggini. La donna aveva già presentato due denunce per maltrattamenti contro Paitoni, e a una terza segnalazione era arrivata alla Procura di Varese da parte dei genitori della donna. Secondo quanto raccontato dalla madre del bambino ucciso, «Davide (Paitoni, ndr) aveva richiesto espressamente che fossi io a portare il bambino da lui nel giorno di Capodanno».
Ma nel caos creatosi tra Procura e Tribunale di Varese, Paitoni era riuscito comunque a ottenere la possibilità di vedere il figlio e di tenerlo con sé, malgrado la madre non fosse d’accordo. Gaggini racconta ancora: «Gli accordi prevedevano che io portassi Daniele (il figlio di 7 anni, ndr) dal padre alle 13. L’ho accompagnato fino alla porta dell’abitazione dove Davide era ai domiciliari, e gliel’ho consegnato e in quel momento ci siamo limitati ai saluti formali, Davide mi ha augurato buon anno».
La madre del bambino ucciso ha raccontato agli agenti che per diverse ore l’uomo non si è fatto sentire, salvo poi scriverle un messaggio in cui l’avvisava che le avrebbe riportato il figlio intorno alle 22, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera: «Ho avuto una bella giornata con Daniele, te lo sto riportando». Ma la donna, scesa in strada ad attendere il figlio, è stata raggiunta dall’uomo in auto. Da subito Gaggini ha notato che l’auto, però, era vuota e con il baule aperto. Dopo aver chiesto all’uomo dove fosse il figlio, Paitoni le ha risposto: «È nascosto dall’altra parte della macchina».
Ma la risposta ha fatto insospettire la donna, che ha tentato di raggiungere il bambino tenendosi a distanza da Paitoni. Ed è in quel momento che è avvenuto il tentato omicidio della donna. Gaggini, infatti, racconta: «Mi ha raggiunto velocemente e mi ha colpita al volto, e ho pensato che mi stesse picchiando con le mani, ma solo quando mi ha colpita al petto ho realizzato che stava usando un coltello. Ho tentato di fuggire gridando e chiedendo aiuto, e mentre ero di spalle sono stata colpita di nuovo». Dopodiché la donna è riuscita a fuggire, mentre Paitoni si è allontanato in auto.
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