Il mezzo lieto fine della storia dei 90 licenziati via Whatsapp: l’azienda ne riprende 50
Nei giorni scorsi abbiamo parlato della vicenda dei 90 facchini che lavoravano all’interporto di Bologna alle dipendenze della ditta di logistica Xbt e che sono stati licenziati via Whatsapp con tanto di messaggio di auguri per il nuovo anno. Oggi l’edizione bolognese di Repubblica fa sapere che 50 di loro verranno assunti di nuovo. Lo ha annunciato Zampieri Holding, la società capofila degli appalti per il capannone all’Interporto dove lavorava la Xbt Logistica e servizi, società che ha mandato il messaggio con l’annuncio del termine dei contratti. Ma la soluzione non accontenta il Si Cobas: «Zampieri fa retromarcia ma conferma di voler eliminare i lavoratori». L’azienda ha anche precisato che «non corrisponde al vero che tutti i rapporti di lavoro sono stati interrotti, infatti circa 45/50 risorse tra quelle già impiegate riprenderanno a operare nell’ambito della commessa a partire dal 10 gennaio». In quel magazzino, dice l’azienda, i lavoratori sono 75, tutti «titolari di un contratto a termine con scadenza 31.12.2021». E per questi contratti la legge non prevede una comunicazione scritta del mancato rinnovo, ricorda l’azienda, e l’sms («Seppur non dovuto») confermava quanto detto «alla vigilia delle feste, quando è stato rappresentato in totale trasparenza che il loro contratto, al momento, sarebbe terminato».
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