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Vaccini, 70 mila prime dosi in un giorno. Figliuolo: «Fine emergenza? Il piano di transizione è già pronto»

09 Gennaio 2022 - 16:41 Redazione
«In arrivo 40mila confezioni di pillole anti Covid. La scuola? È un luogo sicuro», ha detto il commissario straordinario all'emergenza

Sono 23 milioni le dosi booster del vaccino anti Covid effettuate fino ad oggi, 9 gennaio. E cresce anche il ritmo di prime dosi: 70 mila al giorno e 15 mila per gli over 50. È il bilancio fatto dal commissario Francesco Figliuolo nel corso di un’intervista a Mezz’ora in più, su Rai3: «I numeri che ci pongono ai primissimi posti in Europa», ha detto. E ha poi aggiunto: «Abbiamo fatto le scorte, da gennaio abbiamo una disponibilità di più di 27 milioni di dosi. La macchina sta funzionando, il problema è vaccinare quelli che non hanno mai visto il siero, persuaderli con tutti i mezzi». Già dalla prossima prossima settima il target di somministrazione dei vaccini sarà di 540 mila dosi al giorno e «arriveremo a 600 mila la settimana successiva. In venti giorni faremo dagli 11 ai 13 milioni di dosi», ha aggiunto.

La pillola anti Covid

Dopo l’annuncio del 23 dicembre scorso relativo a circa 12 mila pillole anti Covid giunte in Italia, il commissario straordinario ha ora annunciato l’arrivo di altre 40 mila confezioni di medicinali Molnupiravir: «Andranno ai pazienti che hanno maggiore probabilità di un esito grave della malattia».

Il ritorno a scuola

Alla vigilia del ritorno sui banchi di scuola, Figliuolo ha ribadito l’importanza delle lezioni in presenza. La scuola è «un luogo sicuro con mascherine e distanziamento. Le lezioni sono importanti anche da un punto di vista di equità sociale: ci sono realtà sul territorio, come alcune aree del sud, in cui c’è ancora poca possibilità di accedere al wifi».

Terapie intensive e ospedalizzazioni

«La stragrande maggioranza delle persone ospedalizzate e in terapia intensiva non sono vaccinate», ha detto, parlando in chiusura della situazione negli ospedali. «L’emergenza è legata allo stato di eccezionale necessità ed anche per avere procedure d’urgenza; io ho già preparato il piano per la transizione e lo aggiorno continuamente, in modo da poter passare tutte le competenze e le attività in un regime di normalità. Questo immagino farà preoccupare qualche ministero, ma si spegneranno i riflettori sul generale Figliuolo».

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