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Esclusivo – È finito l’ostracismo del M5s verso la Rai. L’annuncio di Conte: stasera l’ex premier a Report

10 Gennaio 2022 - 15:07 Felice Florio
Lo scorso 17 novembre, il presidente del Movimento si era scagliato contro l'amministratore delegato della Rai: «Fuortes non libera la Rai dalla politica, ma sceglie scientemente di esautorarne una parte»

Il Movimento 5 stelle torna in Rai. Dopo l’auto esclusione decisa dai vertici grillini, in protesta con le nomine alle direzioni dei tg dell’emittente pubblica, sarà Giuseppe Conte a fare un nuovo “esordio” su Rai 3, probabilmente già questa sera, 10 gennaio. Poco dopo l’anticipazione di Open, il presidente dei 5 stelle ha annunciato la caduta del veto: «Abbiamo deciso di sospendere l’assenza simbolica dalle testate del servizio pubblico radiotelevisivo. Una decisione – ha spiegato Conte – che matura in uno dei momenti più delicati e difficili di questa pandemia, in cui è indispensabile metterci la faccia e avere un filo diretto con gli italiani per spiegare le decisioni con trasparenza e trasmettere forza e fiducia».

Contestualmente alla revoca dell’Aventino degli esponenti grillini, Conte ha aggiunto che il Movimento sta lavorando a una proposta di riforma della Rai. «Abbiamo anche programmato un evento attraverso il quale, nei prossimi giorni, illustreremo i capisaldi di questo progetto, aprendo un dialogo nel Paese per superare le attuali dinamiche, consunte e dannose, dell’attuale assetto della Rai. Crediamo che sia questo il momento decisivo per proporre una riforma che declini al futuro l’azione della Rai, rendendola appetibile e al passo con le sfide tecnologiche e culturali che i tempi ci impongono».

L’accusa di aver escluso il Movimento dalle nomine

Lo scorso 17 novembre, il presidente del Movimento si era scagliato contro l’amministratore delegato della Rai: «Fuortes non libera la Rai dalla politica, ma sceglie scientemente di esautorarne una parte: la più ampia, uccidendo qualsiasi parvenza di pluralismo. Siamo alla definitiva degenerazione del sistema. Bene. Vorrà dire che, a partire da oggi, il Movimento 5 Stelle non farà sentire la sua voce nei canali del servizio pubblico, ma altrove. E continueremo questa battaglia chiedendo il sostegno di tutti i cittadini».

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