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Bassetti: «Basta con la conta dei contagi, mette solo ansia. Presto 300 mila positivi al giorno»

11 Gennaio 2022 - 09:46 Redazione
matteo bassetti destra vaccini
matteo bassetti destra vaccini
Il primario del San Martino: «Che senso ha dire che abbiamo 250mila persone che hanno tampone positivo?»

Questa modalità di gestione del Covid deve cambiare. Parola di Matteo Bassetti, primario di Malattie Infettive all’ospedale San Martino di Genova. Che va all’attacco del bollettino del ministero della Salute: «Non dobbiamo continuare a contare come malati di Covid quelli che vengono ricoverati per un braccio rotto e risultano positivi al tampone. Bisogna anche finirla col report serale, che non dice nulla e non serve a nulla se non mettere l’ansia alle persone, siamo rimasti gli unici a fare il report giornaliero». Bassetti ha parlato alla trasmissione L’Italia s’è desta su Radio Cusano Campus. «Che senso ha dire che abbiamo 250 mila persone che hanno tampone positivo? Bisogna specificare se sono sintomatici, asintomatici, sono ricoverati, stanno a casa – aggiunge – Da una parte sono numeri che ci fanno fare brutta figura col resto del mondo, perché sembra che vada tutto male e invece non è così, nella realtà altri Paesi che hanno molti più contagi di noi cercano di gestirli in maniera diversa. Se continuiamo così finiremo con l’andare in lockdown di tipo psicologico e sociale. Continuando a fare tutti questi tamponi immotivati, arriveremo a un punto che avremo talmente tanti positivi e contatti con positivi che l’Italia si fermerà».

Per Bassetti, «la cosa importante sarebbe sapere quanta gente entra in ospedale con la polmonite da Covid e quanta gente invece entra in ospedale per altre patologie e ha un tampone positivo. Bisogna capire se la pressione sugli ospedali è da polmonite da Covid oppure se è dovuto all’enorme numero di tamponi che viene fatto – sottolinea – Ci vorrebbe una distinzione molto chiara. Bisognerebbe ascoltare un po’ di più i medici. Oggi questo virus per la maggioranza dei vaccinati dà una forma influenzale. Gli ospedali sono pieni di non vaccinati, che devono vaccinarsi. Nella gestione della pandemia ci vuole un cambio di passo necessario e urgente». Ma c’è anche il problema della corsa dei contagi: «Il virus corre a prescindere da quello che riusciamo a fare. Lo vediamo, arriveremo a 300 mila positivi al giorno, ma il sommerso di casi è almeno 2-3 volte di più».

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