In Evidenza Benjamin NetanyahuDonald TrumpGoverno Meloni
SPORTAustraliaAustralian OpenCoronavirusInchiesteNo vaxNovak DjokovicTennis

Novak Djokovic: l’Australia indaga su una possibile falsa dichiarazione di viaggio

11 Gennaio 2022 - 08:05 Redazione
novak djokovic australia sentenza
novak djokovic australia sentenza
Il campione di tennis ha detto di non aver viaggiato per due settimane prima del suo voto intercontinentale. Ma un post del suo agente sui social network potrebbe smentirlo

L’Australian Border Force sta indagando su una possibile irregolarità nella dichiarazione di viaggio di Novak Djokovic prima del suo arrivo nel paese. Lo scrive il Guardian, che racconta come il campione di tennis ha dichiarato di non aver viaggiato per due settimane prima del suo volo intercontinentale. Ma una serie di post sui social media dimostrano che il tennista si trovava a Belgrado nel giorno di Natale, come ha documentato anche Open. Poi è volato in Australia dalla Spagna il 4 gennaio. L’agenzia governativa nei giorni scorsi ha anche pubblicato uno statement in cui confermava che Djokovic aveva accesso al suo telefono. Il tweet del 25 dicembre scorso ritrae Novak insieme a Petar Djordjic del Benfica. Intanto il governo sta decidendo cosa fare nel caso. Invece di decidere entro 4 ore ieri l’esecutivo si è preso un giorno di tempo. E intanto c’è stata una telefonata tra i due premier: la collega serba Ana Brnabic ha chiesto a Scott Morrison un «trattamento dignitoso» per il suo concittadino.

Ma i riflettori sono puntati su Alex Hawke. Il ministro dell’Immigrazione può, in teoria, annullare nuovamente il visto ed espellere il tennista numero 1 al mondo. Ma la decisione aprirebbe una nuov sfida legale. Per revocare il visto, Hawke potrebbe in teoria accontentarsi di un motivo di cancellazione come la minaccia alla sicurezza pubblica. Ma i giudici potrebbero annullarlo. E allora ecco l’idea della falsa dichiarazione. Nella sua dichiarazione di viaggiatore verso l’Australia, presentata il primo gennaio, Djokovic ha risposto “no” alla domanda: «Hai viaggiato o viaggerai nei 14 giorni precedenti il volo per l’Australia?». Nei documenti depositati presso la corte di circoscrizione federale, Djokovic ha affermato di aver autorizzato il primo gennaio il suo agente a presentare questa dichiarazione, prima di recarsi a Melbourne dalla Spagna via Dubai il 4 gennaio.

Leggi anche:

Articoli di SPORT più letti