Conte prende atto che anche i deputati M5s dopo i senatori vogliono un Mattarella bis
Aveva fatto scalpore la scelta dei senatori del MoVimento 5 Stelle, riuniti in assemblea pochi giorni fa, di indicare una netta preferenza per la riconferma di Sergio Mattarella al Quirinale, nonostante fosse stata appena formalizzata dallo stesso capo politico del Movimento, Giuseppe Conte, tutt’altra idea: quella dell’indicazione di una donna. Si era capito con quella decisione-schiaffo che in questa fase tra gli eletti del M5S la priorità non è certo quella di seguire la linea di Conte, ma piuttosto la strada più sicura per far durare la legislatura fino alla scadenza naturale. E questa garanzia è assicurata solo se tutto resta com’è, al Quirinale e a Palazzo Chigi. Incassato il colpo, Conte ha capito che nel gruppo alla Camera la musica rischiava di essere la stessa, e negli ultimi giorni ha parlato il meno possibile.
E puntuali stasera anche molti deputati si sono espressi allo stesso modo dei colleghi di Palazzo Madama: confermare Mattarella, non spostare assolutamente Draghi. Per onor di firma, i deputati più vicini a Conte hanno attaccato questa linea, accusando i senatori di averla scelta proprio per mettere in difficoltà il capo politico. Ma alla fine il capogruppo Crippa, non vicino all’ex premier, ha invitato a rispettare tutte le posizioni, e la loro legittimità, difendendo esplicitamente la scelta dei senatori. Si va quindi alla riunione congiunta degli eletti M5s di mercoledì sera, presieduta da Conte, con la certezza che una fetta ampia, forse maggioritaria, dei deputati e senatori 5 stelle non accetterà in nessun caso candidature che possano portare a una fine anticipata della loro esperienza parlamentare. Parafrasando il proverbio: Conte avvisato…
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